Teatro, ancora un flop: rinviata l’esternalizzazione, il “Gesualdo” resta chiuso

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Marco Imbimbo – Il flop in prima convocazione è stato seguito da un altro passo falso in Consiglio. Neanche oggi l’Aula è riuscita ad affrontare il discorso legato all’esternalizzazione del teatro “Carlo Gesualdo”. La proposta portata in Aula dal sindaco Foti è stata successivamente ritirata da lui stesso.

Ufficialmente perché la proposta non ha seguito il suo iter, ovvero il passaggio nelle commissioni consiliari preposte, ma ufficiosamente c’era il rischio concreto che la proposta non ottenesse i numeri necessari per la sua approvazione.

Insomma, la maggioranza in frantumi che sostiene il sindaco Foti rischiava di soccombere e una bocciatura di questa proposta avrebbe comportato lo stop definitivo all’ipotesi di esternalizzazione del Massimo cittadino, ovvero l’affidamento in gestione dell’intera struttura e quindi non solo della stagione teatrale. Per questa ragione è stata imboccata la via del ritiro della pratica per poi farla arrivare in Consiglio in tempi migliori e, soprattutto, con numeri certi.

Prima del ritiro, il capogruppo Pd, Giuseppe Giacobbe, ha illustrato un emendamento alla proposta: «Non più un affidamento in gestione fino la 31 luglio 2017, ma per due stagioni quindi fino al 31 luglio 2018».

Dall’opposizione, però, si è levata la voce critica sull’iter seguito dall’amministrazione per far arrivare la proposta in Aula. «Sarebbe dovuta passare per le commissioni “Cultura” e “Trasparenza”, visto che si deve affrontare anche la questione economica», ha tuonato Dino Preziosi, gruppo “La Svolta”. Duro anche l’affondo di Giancarlo Giordano, gruppo “Si può”: «Le delibere non possono arrivare in Aula senza confronto e con una decisione arbitraria della Presidenza del Consiglio. Negli ultimi sette mesi sono saltate anche le regole della buona creanza». Stessa linea anche di Alberto Bilotta, Udc: «In commissione Bilancio è arrivata la variazione di circa 90 mila euro sul“Verde pubblico” che riguarda anche la variazione propedeutica alla riapertura del teatro. Credo che le due pratiche quindi siano complementari, anche quella sull’esternalizzazione deve passare per le commissioni. Va ritirata per essere valutata in commissione».

Un fuoco importante, quello giunto dai banchi della minoranza, che ha portato il sindaco Foti a ritirare la pratica: «Mi sembra un atto di correttezza politica che le commissioni possano analizzare argomento, quindi ritiro la pratica». Adesso la pratica sull’esternalizzazione dovrà seguire prima l’iter delle commissioni consiliari per una valutazione sull’argomento e poi ritornare in Aula.

Guardando, però, alle presenza tra i banchi di maggioranza e quelli dell’opposizione, la proposta di Foti ha rischiato la bocciatura in Aula perché non avrebbe raggiunto la soglia minima degli 11 voti a favore per la sua approvazione.