Tavolo centrosinistra: prove di dialogo… tra attese e disillusioni

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Avellino – Il centrosinistra in Irpinia, quali prospettive? Dopo tre anni torna a riunirsi, su proposta dell’Udeur, il tavolo dei segretari. L’appuntamento, fissato per questo pomeriggio alle 18.00 presso la sala conferenze del Carcere Borbonico, vedrà nuovamente seduti attorno all’asse di concertazione i massimi esponenti provinciali di Margherita, Ds, Sdi, Sinistra Democratica, Udeur, Verdi, Prc, Pdci e Italia dei Valori. Un incontro, per così dire, interlocutorio che non si soffermerà di certo – come sottolineato dal segretario del Campanile, Nino Musto – sulle ipotizzabili strategie politiche e programmatiche da attuare, ma tenterà di gettare le basi del progetto unitario. “Iniziando a dialogare”. Bando ai luoghi comuni, l’obiettivo dell’Udeur è quello di avviare il confronto tra i partiti di centrosinistra e rilanciarne l’azione politica. “Un pretesto costruttivo per diffondere e sostenere un messaggio di positività e ovviamente per fare il punto su questo scorcio di fine consiliatura sui fronti Regione, Provincia e Comune”. A tre anni dal documento di Mercogliano, le attese sembrano però aver ceduto il passo alla disillusione. “Ascolteremo, valuteremo e poi decideremo”. Telegrafico il presidente Sdi Luigi Mainolfi -che per l’occasione sostituirà Giacomo Carpenito al tavolo-. “…nella speranza che questo incontro non finisca per prendere la piega sbagliata: soliti rituali che contribuiscono a confondere i cittadini”. Dello stesso avviso Vito Nicola Cicchetti del Pdci che, pur individuando nel mutato quadro politico un segnale di “ritrovato interesse”, definisce “statica e preoccupante” la gestione amministrativa in Irpinia. Come dire: nuove forze, vecchi problemi. “Se da una parte i nascituri soggetti politici potrebbero offrire interessanti spunti di riflessione anche nella nostra provincia -non a caso siederanno al tavolo il Pd (Margherita e Ds), le forze che in Irpinia stanno lavorando alla costruzione della Confederazione della Sinistra (Pdci, Prc, Sd, Verdi, Sdi), Udeur e IdV- dall’altra l’impegno sottoscritto nel documento di Mercogliano (che prevedeva la partecipazione di tutte le forze alla gestione dei programmi) risulta ampiamente disatteso e inattuato”. Le conseguenze. “Nessuna seria politica nei campi sviluppo e occupazione. Pessimo utilizzo dei fondi regionali e europei. Disastrosa gestione dell’ambiente. Chi ha sostenuto che il tavolo dei segretari provinciali fosse un momento inutile e meramente spartitorio, avocando a sé l’esclusiva programmazione e gestione, disattendendo così gli accordi sottoscritti, è l’unico responsabile dell’attuale situazione. Ci auguriamo – conclude Cicchetti – che il campanello d’allarme suonato alle scorse amministrative e la crisi campana del Bassolinismo servano a scoraggiare pericolose egemonie e a sostenere una gestione plurale e condivisa”. (di Marianna Morante)

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