Così come in molti Comuni d’Italia e d’Irpinia, anche a Montemiletto è caos sulle tariffe Tari.
Lo comunica in una nota Massimiliano Minichiello, consigliere comunale di Proposta Concreta: “A conferma della totale irresponsabilità dell’amministrazione, vi è il fatto di aver totalmente ed ingiustificatamente disatteso anche l’invito del 10 novembre scorso rivolto al Comune dal Ministero delle Finanze affinchè provvedesse all’annullamento in autotutela della delibera in questione perché approvata oltre il temine perentorio del 30 luglio, con il conseguente obbligo di applicare le tariffe stabilite per l’anno precedente.
Eppure, quanto accaduto poteva e doveva essere tranquillamente evitato. Bastava darci ascolto nel Consiglio comunale del 3 settembre 2015 quando anticipammo tale rischio, visto che già lo corso ci salvammo in calcio d’angolo, sempre per lo stesso motivo grazie alla sanatoria del Governo.
A questo punto, ci chiediamo come dovranno comportarsi quei cittadini che appena ricevuto l’avviso hanno effettuato il pagamento in un’unica soluzione? Entro quanto sarà annullata la delibera ed inviati i nuovi bollettini ai cittadini affinchè paghino il servizio ricevuto? Tutto questo quanti danni erariali ha comportato in termini di costi inutili per il nostro Comune?
In attesa di tutte queste risposte che dovranno essere date con la massima urgenza dall’amministrazione comunale, c’è un solo dato di fatto; il Governo ha inteso sanzionare e bocciare finalmente tutti quei comuni incapaci di programmare l’attività amministrativa mentre il Sindaco e l’amministrazione comunale sono responsabili dell’ennesimo fallimento che ancora una volta hanno subito i cittadini di Montemiletto”.
Di qui la replica a Gaetano Gubitosa da parte di Minichiello: “All’amico Gaetano Gubitosa, spero mi sarà consentito, vorrei dare un consiglio, di dare il suo contributo al massimo delle sue possibilità e di non limitarsi a quel 20% che sarebbe sufficiente solo per il Sindaco perché continuando così, a causa dell’incapacità mostrata dall’amministrazione, corre il serio rischio di mettere in discussione anche le sue qualità al punto da doversi dimettere da consigliere, oltre che dalla sua delega al bilancio, in quanto un Comune come il nostro non può e non deve programmare la sua attività con la consapevolezza di dover solo sperare fin dall’inizio di ricevere un soccorso ed un aiuto dal Governo, che stavolta non c’è stato”.