Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto oggi in Prefettura ad Avellino per la presentazione del progetto pilota “Turismo delle Radici – Ritorno alle Antiche Dimore Irpine tra Conservazione e Innovazione”, un programma da 200 milioni di euro destinato al Sud nell’ambito dei fondi di coesione. A intervenire anche il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi oltre a Rossana Riflesso – Prefetto di Avellino, Giuliana Perrotta – Commissario del Comune di Avellino, Rizieri Buonopane – Presidente della Provincia di Avellino, Giuseppe Incocciati – Consigliere alla Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri, Carmine De Angelis – Consigliere alla Vice Presidenza del Consiglio dei Ministri, e Stefano Cuzzilla – Presidente di Trenitalia.
Il programma prevede interventi strategici per Avellino e l’Irpinia, tra cui: la valorizzazione dell’itinerario storico-religioso “Cammino di Guglielmo”, la realizzazione del Polo Museale “Migrantes”, la riqualificazione della Stazione Ferroviaria di Avellino e la creazione di un hub intermodale con servizi turistici innovativi e la rifunzionalizzazione della storica linea Avellino–Rocchetta Sant’Antonio. 90 milioni di euro destinati all’Irpinia per infrastrutture, valorizzazione e sicurezza. Di questi 20 milioni sono dedicati al potenziamento della sicurezza del territorio grazie al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. I primi interventi partiranno nel 2026, in particolare i lavori per la stazione di Avellino (13 milioni) e la messa in sicurezza del Cammino di Guglielmo. Il cronoprogramma è stringente: tutte le risorse dovranno essere impegnate entro il 2030, lo stesso limite previsto per i fondi nazionali della Coesione. La Provincia di Avellino sarà stazione appaltante dell’intero progetto, che punta anche a riportare in Irpinia le generazioni di emigrati e gli italiani all’estero desiderosi di ritrovare le proprie radici.
Durante il suo intervento Tajani ha voluto ribadire con forza che l’iniziativa non ha alcun carattere elettorale, nonostante la sua presentazione avvenga a poco più di una settimana dal voto regionale del 23 e 24 novembre. «Non possiamo dimenticare le aree interne, ma il Progetto Turismo delle Radici è partito due anni fa, non è quindi un’operazione elettorale. Io avrei voluto che si concludesse prima, ma non è stato così», ha chiarito.
Un passaggio importante ha riguardato infine la trasparenza nell’utilizzo delle risorse: «Per quanto riguarda la trasparenza ci sarà un comitato di controllo chiamato a verificare la spesa pubblica e l’attuazione dei progetti. Non ci sarà nessuna operazione sottobanco: tutto trasparente e alla luce del sole, come mio costume da quando sono entrato in politica. Nessun favore da fare, ma una visione: sviluppare i territori. Non un’operazione di parte. Quando poi tutte le opere saranno realizzate verremmo qui a festeggiare, fieri di aver realizzato opere pubbliche che permetteranno lo sviluppo dell’Irpinia. I cittadini di Avellino meritano veramente una grande attenzione».
