Taglio del nastro per la sesta edizione del meeting internazionale ‘Le 2ue Culture’, promosso e organizzato dal centro di ricerca irpino Biogem. Dal 3 al 7 settembre, ad Ariano Irpino, intellettuali e studiosi del mondo scientifico e di quello umanistico si confronteranno sul tema ‘La Memoria e l’Oblio’. Ospite della prima giornata, Paolo Mieli, storico e giornalista, già direttore di prestigiose testate quali Il Corriere della Sera e La Stampa, che ha sottolineato la modernità dell’iniziativa culturale proposta da Ortensio Zecchino. Memoria come centro della genetica e della storia, come patrimonio di esperienze vissute prima di noi, Mieli, nella sua relazione ha sorprendentemente elevato il ruolo dell’oblio. “L’oblio è importante quanto la memoria; tutti siamo abituati a pensare che la memoria sia sacra e l’oblio una sciatta dimenticanza, in realtà non è così. L’oblio è strettamente collegato alla memoria perché è il momento in cui quest’ultima seleziona i dati da trattenere e quelli di cui deve liberarsi. I dati consegnati all’oblio sono quelli tossici, le cosiddette scorie che possono inquinare il passato genetico e culturale.Bisogna liberarsi dalle scorie. La vera memoria, quindi, è quella che si libera dagli elementi negativi”.