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Sperone – 65° Giornata della memoria con il prof. Di Grazia

Si terrà lunedì, 25 Gennaio 2010 alle ore 11,00, presso la scuola media di Sperone un incontro con gli studenti per approfondire con il prof. Ottavio Di Grazia, docente di storia delle religioni del mediterraneo presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, il tema storico del Giorno della Memoria.

L’iniziativa si colloca nella ricorrenza del 65° anniversario della liberazione dei detenuti dal campo di sterminio di Auschwitz avvenuta ad opera dei soldati sovietici il 27 gennaio 1945 ed intende coinvolgere gli studenti del plesso di Sperone affinché non solo il ricordo ma soprattutto la corretta informazione alla base delle verità storiche, siano affermate con forza contro l’efferatezza dei crimini commessi non solo verso gli ebrei ma verso l’umanità tutta.

Uomini, donne, bambini, anziani, giovani, senza distinzione di sesso e di età furono sterminati senza pietà e senza motivo dalla più infame e violenta campagna di persecuzione di massa, messa in atto dai vertici della Germania nazista durante l’ultimo conflitto mondiale.

L’incontro, fortemente voluto dal sindaco di Sperone Salvatore Alaia e dal Dirigente Scolastico Antonio De Lucia, si pone in linea con le iniziative che avranno luogo in numerose città italiane e del mondo e che intendono rinnovare, come impegno civile e morale, il ricordo delle vittime dello Shoah, dello sterminio delle comunità ebraiche, vittime della follia nazifascista.

“Una tragedia immane che non potremo mai cancellare e che ha visto tante persone inermi morire per essere semplicemente ebrei” – questo il commento di Salvatore Alaia“Il giorno della memoria è il giorno di chi intende condannare l’orrore dei campi di stermino ove tuttora sembra aleggiare la morte ed è compito delle persone civili, della nostra società ricostruita dopo la II guerra mondiale sui valori della democrazia e sul rispetto dell’uomo, perpetuare ai posteri il ricordo di quell’immane tragedia. Non possiamo dimenticare chi è stato ucciso barbaramente dopo aver subito sevizie e torture indicibili e che ha dovuto pagare con la vita il furore omicida di una ideologia insana. Desidero ringraziare in modo particolare il prof. Ottavio Di Grazia per aver accettato l’invito a partecipare all’incontro perché la competenza e la conoscenza possono contribuire a rendere più comprensibile la lettura di fatti ed eventi su cui a volte si tende, immotivatamente, a calare il sipario del silenzio”.

“Il giorno della memoria, con il contributo di saperi scevri da qualsiasi condizionamento ideologico, deve servire a far capire a tutti noi che l’olocausto di circa sei milioni di ebrei è stato il trionfo del male dell’uomo verso il proprio simile e che delitti di questo proporzioni hanno diverse responsabilità. Ed è proprio partendo dall’analisi delle responsabilità – ha poi concluso Alaia – che a ciascuno spetta il compito di operare continuamente affinché la pianta della violenza xenofoba, dell’odio razziale e dell’antisemitismo possano essere sradicate dalla nostra società in cui dobbiamo piantare unicamente il seme del bene, della pace e della solidarietà per scrivere una nuova storia, una storia in cui tutta l’umanità sia protagonista di un rinnovamento sincero, vero, in una dimensione dove l’ideale possa coincidere con il reale”.

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