Uno degli atti dell’indagine per cui era finito in manette per spaccio e’ stato dichiarato inutilizzabile e per un cinquantenne di Serino, gia’ noto anche per altre vicende legate allo spaccio e difeso dal penalista Gaetano Aufiero, condannato in primo grado dal Tribunale di Avellino a 2 anni e 10 mesi, arriva la sentenza di assoluzione in Appello perché “il fatto non sussiste”. In realta’ i fatti erano avvenuti, nel senso che i Carabinieri fermarono due acquirenti all’uscita della sua abitazione. Uno dei due lo accusò di rifornirsi di cocaina da oltre un anno più volte a settimana. Come ha rilevato la difesa, reiterando la richiesta gia’ fatta in primo grado, durante la sua audizione il testimone disse di comprare anche per conto terzi e le sue dichiarazioni non furono interrotte e andavano interrotte perché autoincolpanti. Il tribunale di Avellino rigettò l’eccezione di inutilizzabilità. Eccezione che la Corte di Appello di Napoli ha invece accolto, dichiarando l’inutilizzabilità della testimonianza e mandando assolto l’imputato.
Spaccio di cocaina, atti inutilizzabili: cancellata in Appello la condanna
