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Sovraffollamento penitenziari, Russo: “Avellino realtà modello”

“La situazione penitenziaria italiana è a rischio di implosione da una settimana all’altra”. Questa la grave denuncia del sindacato autonomo Polizia Penitenziaria, il Sappe, che annuncia: “Il 26 aprile scorso la capienza delle 206 strutture penitenziarie del paese ha registrato una presenza di circa 61.700 detenuti. Cifra, quest’ultima, che in un paio di mesi non solo sarà sicuramente superata ma si eleverà con ogni probabilità a 70.000 detenuti entro la fine di quest’anno. “Ci sono regioni, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto, – spiega Attilio Russo, segretario provinciale di Avellino del Sappe – in cui la popolazione detenuta presente è numericamente maggiore non solo rispetto alla capienza regolamentare ma addirittura a quella tollerabile. Non è più accettabile questa diffusa insensibilità sulla situazione penitenziaria nazionale. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo, l’attuale sovraffollamento va a discapito delle condizioni detentive in linea con il dettato costituzionale e delle condizioni lavorative delle donne e degli uomini della Polizia penitenziaria che lavorano nella prima linea delle sezioni detentive. Un corpo in cui si registrano carenze di organico pari a oltre 5.500 unità. Nella città di Avellino ci troviamo quasi nel rispetto delle regole di capienza massima dei detenuti. – Con ciò si vuole dare una risposta alla venuta in città del presidente del Tribunale di Sorveglianza che insieme ad un sindacato confederale della Polizia Penitenziaria di Avellino vuole monitorare una struttura penitenziaria a dir poco modello della regione Campania”.

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