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SONO IN AUMENTO I PANNICELLI CALDI…….

Il caso Avellino al centro del dibattito e degli interrogativi sul futuro in vista delle prossime competizioni elettorali del 2009. Centrosinistra allo sbando? Sembra proprio di sì, considerando le dichiarazioni di Clemente Mastella che riferendosi al Pd regionale e alla coalizione di centrosinistra non ha dubbi: “ Non si vede, non si sente, non discute”. In poche parole per il segretario del Campanile si assiste impotenti “ verso un destino ineluttabile” come se “c’è la malattia…ma non c’è il medico”. Il caso della “caduta” della Provincia di Avellino tiene banco e se Mastella invita qualcuno (chi?) a muovere le pedine per “tentare di recuperare Ciriaco De Mita o mandarlo al diavolo (Corriere del Mezzogiorno di oggi) non mancano le “frecciatine” di Raffaele Porta, coordinatore regionale di Sd che sollecita il “collega” del Pd, Iannuzzi a serrare le fila per iniziare a costruire le alleanze future. Anche dall’Italia dei Valori viene richiesto un tavolo di coalizione per discutere di programmi condivisi, mentre dai Verdi l’invito all’unità diventa il metodo “indispensabile” per avviare il nodo delle elezioni. Resta sempre “ottimista” Iannuzzi, per la verità “strattonato” ad Avellino per alcune ambiguità nelle scelte effettuate a danno del territorio e resta più che mai in sella, oggi più di ieri, il governatore Bassolino che nonostante lo “schiaffo” della sconfitta alle provinciali Pd di Napoli e “dell’amico” Nicolais, continua a ricevere riconoscimenti più dagli avversari che dall’alleanza del centrosinistra. Il caso Avellino insomma non smuove più di tanto le acque sonnacchiose della politica campana: troppi gli interessi, tante le attese, tanti i nuovi predestinati. Tra le prossime “provinciali di Salerno, Napoli e della stessa Avellino”, elezioni Europee, Enti da riposizionare e qualche incarico dell’ultima ora, i politici locali attendono, smontando le pedine e posizionandole a proprio piacimento sullo scacchiere delle nuove opportunità…di lavoro. Che brutta politica che c’è in giro dove ognuno parla, santifica e umilia dimenticando origini, idee e peccati originali. Ora è il momento delle precisazioni. L’Unione di Centro tiene a precisare che il caso Provincia non è una svolta a destra, Francesco D’Ercole frena sugli entusiasmi, Rotondi chiama a raccolta, Gargani sollecita l’intesa con De Mita e l’Udc, Pionati quotidianamente invita a far dimettere Bassolino e Galasso, Vincenzo De Luca di Avellino richiama al ruolo etico, l’omonimo di Salerno va dritto per la sua strada ed appare il più “sereno” tra i big, Iannuzzi invece interviene sulla ripresa del Pd in Campania con nuovi iscritti e nuovi entusiasmi. Per ora la confusione è totale e le bugie sono in aumento. Manca la strategia unitamente alla tattica: tra dilettanti e professionisti della politica in competizione, iniziano ad affiorare i Pinocchi in giacca e cravatta che hanno i piedi da una parte e la testa dall’altra. Per intenderci gli “ambigui”, gli “incerti”, le persone che accondiscendono servilmente ai propri superiori, una sorta di nuovo status symbol per la categoria yes–man. In cantiere si intravedono una serie di vendette da soddisfare secondo i gusti e le attese dei fans: dopo il Parco dei Monti Picentini e la Provincia, sarà il turno dell’Alto Calore, Asi, Ato e qualche comune con sindaci “impertinenti”. Botta e risposta, sciabola e fioretto: aumentano le facce di bronzo, i Capi continuano con lo strabismo, aumentano i Generali, i manager Asl si offendono per i mancati aumenti, avanzano le questioni di principio, crescono i controllori e i controllati, in ripresa le offese quotidiane e ci sono anche in giro… brutte facce. Il caso Avellino è anche questo: siamo nel pieno di una lunga crisi di nervi con il caldo soffocante e le vacanze da…desiderare. C’è meno monnezza sulle strade ma sono in aumento cumuli di pannicelli caldi. Chi li toglie???

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