Solofra – Lettera aperta del Psi: “La maggioranza accetti confronto”

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Lettera aperta ai consiglieri comunali ed ai Partiti politici da parte del Psi di Solofra. Riceviamo e pubblichiamo:
“Come era facilmente prevedibile è arrivato il tempo in cui qualcuno si deve far carico, nell’assordante silenzio degli altri, di un forte appello alle parti in causa, al senso di responsabilità, di lealtà e di correttezza personale, prima che politica. Mantenere dritta la barra in un mare tempestoso non è certamente facile. E le tempeste scatenate dai risentimenti personali, prima che politici, di noti esponenti della vita amministrativa a Solofra hanno fatto perdere a questi ultimi un’altra ottima occasione per un sereno confronto sui problemi (e sono tanti) alla ricerca delle giuste risposte da dare al paese! Ne abbiamo letto di tutti i colori, di affermazioni rese con la massima libertà. Abbiamo sentito volare sulla nostra testa macigni che, senza esclusione di colpi, hanno reso l’aria della città irrespirabile. Un senso di sgomento ha rattristato ancora più, in questa estate non troppo tale in verità, l’animo della gente. Finora abbiamo ritenuto doveroso, nell’interesse superiore del paese, tacere e, di fronte ad una giusta presa di posizione politica relativa ad avvenimenti, che pure si sono verificati, evitare di entrare nella contesa, lasciando giustamente alle parti in causa (maggioranza ed opposizione o quello che resta di essa nel Consesso civico) lo spazio per il necessario confronto. Osserviamo, ahinoi!, come si sia oltremodo passato il segno, per cui, solo per l’amore che sentiamo per la nostra città, abbiamo ritenuto doveroso intervenire in una disputa che non avrebbe avuto alcun motivo per degenerare, così come abbiamo letto sulle cantonate del paese. Appare fuori di ogni dubbio che la nostra città sta attraversando un periodo di grave degrado morale, politico, sociale ed amministrativo: lo scontro fra istituzioni, gli interventi della magistratura, il continuo scivolare sul terreno incontrollabile delle offese personali, alla fine si ritorcono sulla città! E questo i cittadini non lo meritano, da parte di nessuno! Nel contempo risulta chiaro che errori ne sono stati commessi, così come appare chiaro che, se si tratta di gestione della cosa pubblica, la responsabilità politica di essi debba essere imputata a chi governa! Oneri ed onori! Ma non può essere la richiesta di chiarimento in merito agli avvenimenti che si sono succeduti la scintilla per far degenerare il civile confronto, che è alla base della democrazia, in un’arena dove si combatte senza esclusione di colpi! A nostro avviso, bene avrebbe fatto la “maggioranza consiliare, modificata ed aggiornata dalle transumanze”, ad accettare nella sede competente ( se non in Consiglio, dove?) la discussione! Non sempre si può discutere di argomenti che fanno piacere, qualche volta, viene fuori anche il confronto su argomenti scabrosi e, sottrarsi, utilizzando i numeri (che non sono gli stessi che ha indicato il popolo) abbandonando il Consiglio comunale non è un’azione corretta! L’attuale “maggioranza” , nata, come ricordavamo, da transumanza di acrobati della politica, dando prova di poco coraggio, non solo non riconosce o respinge, argomentando, la fondatezza delle cose, ma fa di più: con un manifesto, dobbiamo ritenere condiviso, si abbandona ad illazioni, offese e mortificazioni delle persone e delle loro vite private, dando una ulteriore prova della propria capacità di valutazione autonoma ed oggettiva dei fatti! Si badi bene noi non entriamo nel merito delle azioni della magistratura! Siamo troppo garantisti per abbandonarci a crocifissioni aprioristiche! Siamo però convinti che quando l’Arma dei Carabinieri e la Magistratura sono, forse loro malgrado, costrette a sostituirsi alla politica, allora ci sia qualcosa che non va nella macchina amministrativa! E se qualcosa o tutto non va, come chiunque può rilevare dal malcontento generalizzato della gente, la responsabilità sarà pure da qualche parte! E se non è dell’Amministrazione in carica di chi è? E se un consigliere comunale chiede, nella Sede competente, i chiarimenti del caso, è opportuno rispondere con offese personali e con manate di fango che, alla fine, si riversano sul buon nome del Paese, già fatto segno a dure e pesanti azioni, dalla crisi economica da un lato e dalla cattiva gestione amministrativa dall’altra.? Noi riteniamo che l’errore sia di fondo e venga da lontano! Viene cioè dal 2007, quando un autorevole esponente politico provinciale, anche egli transumante, è venuto ad imporre nel nome del centrosinistra una lista di centrodestra ed alcuni sedicenti politici locali, fino ad allora collocati nel centrosinistra buttavano a mare tre anni di elaborazioni, proposte, denunce di cattiva gestione ecc..per confluire nella lista di centrodestra che ora si critica per le stesse, indentiche motivazioni di allora. Uno di essi è il consigliere Clemente, al quale, dopo il riconoscimento in negativo di aver fatto di necessità virtù, va dato atto di essere l’unica voce stonata, insieme a qualche altra, in un consiglio comunale massificato ed informe, incapace di elaborare pensieri autonomi e liberi. Va anche detto, a suo esclusivo merito, che, nonostante orgogliosamente continui ad affermare di essere il capogruppo del PD in Consiglio comunale e di parlare in nome di tale Partito, da via Abate Giannattasio (sarà per la paciosità misericordiosa dell’Abate!), sede del suo Partito, non si sente alito che muova in difesa della dignità della persona e del Consigliere comunale impegnato in una dura battaglia politica! Vuoi vedere che forse non è condivisa la battaglia e che il PD , impegnato diversamente a “confrontarsi” (ma con chi e su cosa?) altrove non ha tempo riaffermare con forza il valore della dignità dell’uomo e della democrazia del confronto? Sulle questioni che hanno a che fare con la dignità e la libertà di opinione abbiamo espresso il nostro parere di totale vicinanza alla persona Clemente, che, peraltro, riteniamo non meriti un tale trattamento da parte dei colleghi consiglieri comunali, di maggioranza o di minoranza! Non compete a noi il giudizio finale sulle vicende! Ci compete, però, il giudizio politico che è di totale disapprovazione per la situazione di degrado provocata dalla insofferenza e dalla incapacità di dialogare! Il prossimo anno i Solofrani saranno chiamati al voto. Mai come ora è necessario che si esprimano con responsabilità e liberi da condizionamenti! Si scuotano le coscienze e si risvegli questo popolo che in un passato, poi non tanto lontano, ha dato lezioni politica, di democrazia e di programmazione economica, nel!a pace sociale e nel confronto ordinato e sereno”!

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