Sidigas, dal tabù dell’ultimo quarto alle cifre che premiano i lupi

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Avellino – Ultimo quarto fatale alla Sidigas Avellino anche nella trasferta di Sassari. L’avvio choc del quarto periodo al PalaSerradimigni, con il break di 10-0 messo a segno dagli uomini di coach Meo Sacchetti, ha sancito la quarta sconfitta stagionale per i biancoverdi. Anche i numeri e le statistiche confermano il trend negativo degli irpini negli ultimi dieci minuti delle sette gare sinora disputate. Eccezion fatta per la vittoriosa trasferta di Capo d’Orlando, Avellino ha raccolto molto poco nelle frazioni finali di gioco, perdendo sempre i rispettivi confronti diretti (solo contro i siciliani è finita 16-16). E in questo senso sono emblematiche le statistiche che riguardano la percentuale al tiro da tre che, confrontata con la media stagionale, scende dal 32% al 13% degli ultimi quarti. Non va meglio neanche nella voce delle palle perse (Avellino è la quinta formazione in Serie A per ‘turnovers’). Insomma, cali di concentrazioni e stanchezza, forzature ed errori al tiro stanno sinora segnando il cammino dei biancoverdi. Una Avellino che però, nonostante sia reduce da due sconfitte consecutive, sta dimostrando gara dopo gara i miglioramenti richiesti dal tecnico Frank Vitucci. E’ una Sidigas che scende in campo (al netto di quanto detto sopra circa le ultime frazioni, ndr) decisa e determinata e che gioca quasi a memoria. Lo dice anche il rapporto tra assist e palle perse che pone i biancoverdi (contando le gare contro Capo D’Orlando, Reggio Emilia e Sassari) in cima alla speciale classifica che valuta le performance di gestione palla, seconda solo alla Pallacanestro Reggiana del migliore playmaker del torneo Andrea Cinciarini.

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