Sidigas, centro di gravità permanente cercasi

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Renato Spiniello – “La nostra speranza è rivederlo sul parquet fra una decina di giorni, va bene anche quindici a patto che torni davvero recuperato”: così parlò coach Pino Sacripanti alla vigilia della sfida con Pistoia, riferendosi al suo “ammaccato” pivot Kyrylo Fesenko.

I problemi al ginocchio sinistro non hanno abbandonato il totem ucraino, che già in estate ha dovuto lasciare la propria nazionale per l’operazione di pulizia del menisco. E proprio lo sforzo effettuato nelle ultime settimane per rientrare in condizione avrebbe intaccato la possibilità di allenarsi dell’ucraino, che continua ad avere patemi a due mesi di distanza dall’intervento.

Una defezione che si somma al non ancora totale inserimento dell’altro lungo Hamady N’Diaye negli equilibri di squadra, anche se il senegalese è apparso in netta crescita nelle convincente trasferta del PalaCarrara. Probabilmente però a preoccupare l’allenatore degli irpini è quel dover giocoforza tirare una coperta troppo corta senza il proprio centro titolare.

Una situazione che sa tanto di dejavu, ricordando la passata stagione in cui sono venuti a mancare per problemi fisici lo stesso Fesenko oltre che l’altro lungo Cusin, ora in forza all’Olimpia Milano.

E dalle parti di via Zoccolari sembra tornare di moda anche quel motivetto intonato per la prima volta da Franco Battiato nel lontano ’81. Centro di gravità permanente cercasi per la Sidigas Avellino e chissà che non si possa riaprire il mercato per un lungo a gettoni. L’ex Venezia Ben Ortner e Khalid Boukichou i free agent disponibili nel caso.