
Avellino – Una truffa preparata nei minimi particolari, ma saltata grazie all’astuzia di una delle vittime. L’episodio è avvenuto ad Avellino, due napoletani gli autori. Uno si è professato avvocato, ha contattato un cittadino avellinese dicendo che il figlio era stato sottoposto a fermo di Polizia poichè aveva causato un incidente ed era sprovvisto di assicurazione. Al fine di avvalorare quanto sostenuto, il truffatore inscenava una finta telefonata tra l’uomo ed il “figlio” che altro non era il complice, sempre napoletano. Tutto sarebbe filato per il verso giusto se non fosse stato per il fatto che il truffatore chiedeva all’uomo, già insospettitosi di quanto stava accadendo, la somma di 2500 euro in contanti quale risarcimento per il danno causato a seguito del sinistro stradale. Il malcapitato ha avvertito di tutto quanto stava accadendo il 113 e nella circostanza gli Agenti, spacciandosi per familiari della “vittima”, dopo aver contattato il sedicente avvocato, stabilivano precisi accordi per l’incontro e per la consegna del denaro richiesto. Sul luogo dell’appuntamento però il truffatore ed il suo complice trovavano i Poliziotti che procedevano e fermarli ed identificarli. Condotti in Questura i due napoletani, uno di 31 anni e l’altro di 26 , a seguito di accertamenti, sono stati deferiti alla locale Procura della Repubblica per il reato di tentata truffa. Sono in corso ulteriori indagini finalizzate ad accertare il coinvolgimento degli stessi in altri analoghi episodi delittuosi avendo rinvenuto sul palmare di uno dei truffatori una decina di numeri di utenze telefoniche di cittadini residenti in Avellino.