“Mio figlio discriminato in un locale pubblico perché down”. Il grave atto si è verificato a Serino pochi giorni fa. Lo ha denunciato Gerardo Pepe, presidente della sezione irpina dell’Aipd.
“Questo ragazzo non può ballare, deve restare seduto al tavolo, dà fastidio agli altri ballerini”, questo è stato l’ordine impartito al padre del ragazzo. Francesco, è il nome del ragazzo, ama molto la musica tanto che ha indotto i genitori ad iscriverlo ad una scuola di ballo. “In molti campi si verificano discriminazioni e difficoltà di inserimento – afferma Pepe – come nel mondo del lavoro, nella scuola, ma arrivare a negare qualche ora di divertimento ad un ragazzo educato, affettuoso, tenero e socievole mi pare davvero mostruoso e spregevole. Mi meraviglia che la maggior parte del gruppo danzante, ballerini della domenica, erano donne e molte di loro mamme che hanno festeggiato la festa delle donne inveendo contro un ragazzo con sindrome di down”. Infine conclude: “Debbo registrare con rammarico che in quasi 20 anni di vita vissuta accanto a mio figlio non mi era mai successo un episodio simile e ciò evidenza, ancora una volta, come la nostra provincia sia ancora lontana dai traguardi di quella civiltà che vorrebbe ogni persona libera e meritevole di rispetto anche se non riesce a seguire dei banali passi di danza”.
Redazione Irpinia
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