Serie B – Campilongo condottiero senza paura: “Sbanchiamo Salerno”

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Salernitana e Avellino alla resa dei conti. Il countdown per la madre delle partite, per la sfida delle sfide sta per terminare. Tutto pronto per il derby dell’Arechi, la partita in cui i lupi si giocano ancora la possibilità di accedere agli spareggi play-out. “Sarà una partita molto bella -afferma il tecnico Salvatore Campilongouna gara fondamentale per entrambe le squadre. Si troveranno una di fronte all’altra due formazioni che cercheranno in tutti i modi di rimanere aggrappate alla cadetteria. È una partita diversa per l’allenatore e per i giocatori. Giocheremo davanti ad una cornice di pubblico eccezionale, peccato che non ci sarà la nostra gente ma noi faremo di tutto per ottenere questi tre punti, soprattutto per loro. È un incontro che nessuno vuole perdere”.
Sa dell’importanza di questa partita, dei 90’ che valgono punti, salvezza e gloria. Rispetto ma non timore dell’avversario, uno stadio pieno in ogni ordine di posto. Contro una squadra che sarà sorretta dal pubblico delle grandi occasioni. Il ‘mare’ granata non spaventa la truppa irpina: “La gente sugli spalti deve essere uno stimolo, giocare con tutti contro deve darci una maggiore carica. Qui c’è un condottiero che non ha paura e lo stesso vale per i miei ragazzi. La giovane età dei miei? Non è un problema, la spregiudicatezza già in passato ha permesso a questo gruppo di fare grandi cose”.
Per lui un motivo in più per salvarsi, il dover riscattare la retrocessione dal calciatore della stagione 95-96: “Quella retrocessione non me la voglio accollare. Io ho giocato otto partite e messo a segno quattro goal. La colpa in quell’anno è stata di tutti, cercherò di salvare la squadra e devo dire che i mezzi per riuscirci ci sono tutti. Mi sono inorgoglito cedendo come si sono allenati i ragazzi questa settimana. Hanno lavorato con una grandissima dedizione. Se questo gruppo avesse raggiunto l’obiettivo con qualche settimana di anticipo il prossimo anno avremmo potuto costruire qualcosa di importante. Credo nel miracolo e nella possibilità di vincere a Salerno. Non abbiamo nessuna intenzione di scendere in campo come vittima sacrificale”.
Come andrà affrontata la Salernitana: “Dobbiamo aggredirli, sfruttare la velocità dei nostri piccoletti. Il pubblico non è un problema, ci caricherà a mille. Loro vorranno riscattarsi, ma noi ci crediamo”.
Parole d’elogio per Mimmo Di Cecco: “E’ un vero tifoso, come me del resto. Mi ha fatto molto piacere sentirlo parlare in quel modo, soprattutto per i giocatori che ci ritroveremo di fronte, gente navigata che conosce la categoria. Sono orgoglioso di averlo come capitano del mio gruppo. Ci giochiamo tutto, quindi sarà indispensabile la massima attenzione fino all’ultimo secondo”.
Pensa solo all’Avellino: “Per il futuro c’è tempo, non ho firmato con nessuno. Io voglio solo riuscire in questa impresa, regalare alla città ciò che merita”. Sul suo eventuale avvenire in Irpinia non si sbilancia: “Più che al mio penso a quello del club, ci vuole serietà e programmazione per costruire qualcosa di importante. Adesso però pensiamo a domani: per arrivare agli spareggi questa vittoria è di fondamentale importanza”.

SALERNITANA – AVELLINO, IL PREPARTITA
Lunga la lista degli assenti in casa Avellino. Il tecnico di Furigrotta, oltre ai due brillanti De Zerbi e Sforzini, sarà privo anche di Pacilli – vittima di uno stiramento – e degli squalificati Doudou e Cosenza. Rispetto alla gara con il Parma rientreranno Pecorari e Di Cecco che hanno scontato il turno di stop. 4-2-3-1 con il baby Visconti ultimo terminale offensivo, Pepe-Koman e Ciotola alle sue spalle. Cerniera di centrocampo composta dal duo Di Cecco-Dettori, mentre in difesa giocheranno Gazzola-Pecorari-Vaskò e Mesbah. Padelli confermato in porta.
Diversi assenti anche per mister Brini che sarà privo di pedine importanti come Ciaramitaro e Peccarisi. 4-4-2 con Berni in porta, Russo-Kryazis, Fusco e Fatic in difesa. Soligo e Tricarico al centro della mediana e Ganci e Scarpa sulle corsie esterne. In avanti Merino e Fava. Soltanto panca per Iunco e Di Napoli (di Sabino Giannattasio)

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