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È Serie B, Avellino in festa: le voci e le emozioni dei tifosi

Avellino

Un momento che entrerà nella storia del calcio e della città di Avellino. Il triplice fischio al “Viviani” di Potenza segna la fine di un match – quello tra Sorrento e Avellino – e l’inizio di una festa nelle strade e nelle piazze della città, letteralmente invase dai tifosi e dai tantissimi, migliaia, che hanno voluto prendere parte a un momento di autentica gioia collettiva.

Alle 20:30 circa, il boato dal Partenio-Lombardi, dove duemila persone erano riunite per assistere in diretta alla partita di Potenza, quasi a presidiare la casa dei lupi in trasferta, si è esteso in tutti i luoghi di ritrovo, dai bar alle piazze, quartiere per quartiere, fino a raggiungere i più remoti paesi della provincia, dove pure si sono susseguite carovane e festeggiamenti: nelle vicine Prata e Atripalda, ma anche a Montoro, Lioni, Calitri, Montemiletto.

Tutta l’Irpinia esulta per la promozione dei biancoverdi in Serie B, che arriva ed emoziona dopo 7 anni di attesa e sacrifici. Lo stesso Presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, mostra con entusiasmo la folla di Piazza di Libertà, in trepidante attesa del ritorno in città della squadra, del Mister e della Società: “è un momento particolare per questo territorio, ma penso che lo sport, in particolare il calcio – vista la sua portata – possa fare tanto”.

Le vie di Avellino sono un tripudio di emozioni. C’è chi ringrazia Mister Biancolino, “un avellinese adottato, ma un avellinese puro”; c’è chi già chiede un investimento importante che consenta ai lupi di arrivare in breve tempo in Serie A; c’è chi, per l’Avellino, non è mai venuto meno: “questa festa è di tutti, ma in particolare è di chi non ha mai mollato la squadra, fin dalla Serie D, con la speranza di non tornare mai più in queste categorie”.

Tra le migliaia della notte di Pasqua, il rito scaramantico di una coppia (cinque baci a ogni goal dell’Avellino e vittoria assicurata), e la commozione di chi – emigrato al Nord – non vede l’ora di poter assistere alle partite di Serie B, che porteranno aria di casa a Monza, Cremona, Brescia, Reggio-Emilia e così via.

“Questa festa è per i bambini, – spiega orgoglioso un papà biancoverde – la nostra è una passione che si trasmette di padre in figlio”.

E con l’arrivo della squadra, il trionfo raggiunge il suo culmine, di una festa durata tutta la notte e destinata a proseguire a oltranza per l’intera settimana, finchè non risuonerà l’ultimissimo fischio del match Avellino-Altamura, al Partenio-Lombardi, sabato 26 aprile.

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