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La situazione ha suscitato anche lo sdegno di Virgilio Caivano, portavoce dei Piccoli Comuni, protagonista dell’incontro tenutosi a Monteverde con il sindaco Franco Ricciardi.
“Non ci sono parole – ha spiegato – anziché chiudere gli enti inutili, sopprimere le poltrone costosissime della cattiva politica, in Italia si chiudono le scuole, il presidio vero di democrazia e di crescita di un Paese serio. La polpetta avvelenata di una maggioranza politica di centro sinistra che ha solo offeso, umiliato a preso in giro i dieci milioni di cittadini che vivono nelle 5634 piccole comunità locali”. Nel corso dell’incontro Caivano ha anche annunciato una grande mobilitazione nazionale per raccogliere cinquecentomila firme nel Paese per cancellare le scelte fatte da una Legge Finanziaria, definita “iniqua ed inaccettabile per il futuro scolastico di migliaia di bambini”. “Cancelleremo le scelte del Governo Prodi sotto una montagna di firme – è l’impegno – e chiediamo da subito alle Regioni, titolari in materia di pubblica istruzione, di non tenere conto delle indicazioni della Finanziaria e di attivare rapidamente misure straordinarie di concerto con i Consigli scolastici regionali in grado di evitare una così devastante azione di distruzione della presenza della scuola in centinaia di piccoli comuni”. (di Oderica Lusi)