Il Cairo (Egitto) – Ricercatori egiziani hanno annunciato di aver scoperto un cancro alla prostata in una mummia vecchia di 2.200 anni. Una professoressa dell’Università americana al Cairo, ha spiegato che si tratta di una scoperta fondamentale, perché conferma che il cancro dipende da fattori genetici, non ambientali. La studiosa ha esaminato per due anni la mummia (un uomo morto all’età di circa 40 anni). Ha aggiunto che è noto un solo caso precedente di cancro alla prostata, rilevato in Russia in uno scheletro di re vecchio di 2.700 anni. “Le condizioni di vita nei tempi antichi erano diverse, non c’erano agenti inquinanti e cibi modificati, che ci portano a credere che la malattia non sia necessariamente legata a fattori industriali”, ha detto la studiosa.
Redazione Irpinia
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