Se n’è andato a 99 anni, dopo una vita di prestigiosi riconoscimenti e continuo studio, l’avvocato Carlo Bianco, studioso di filosofia e letteratura.
Bianco ha insegnato anche Filosofia Teoretica all’Università di Napoli. Accademico di Francia, dell’Università di Rio de Janeiro e della Columbia University è stato insignito della laurea in lettere honoris causa dall’Università latina di Parigi.
Nel 1973 dall’Università Internazionale Sveva Federico II di Bergamo ebbe la nomina di preside della Facoltà di Scienze Sociologiche. Nel 1969 l’Accademia Internazionale di Messina inserì il suo nome tra gli Immortali d’Italia. L’Istituto Universitario di Bogotà gli conferì un diploma per i suoi meriti nell’indagine speculativa. Il Brasile gli conferì la nomina a socio onorario della federazione delle accademie di Lettere e Filosofia. Dall’Istituto nord africano di Studi Metapsichici della Tunisia è stato nominato “membro illustrissimo”.
Nel 1977 da Parigi arriva la Mention Speciale e medaglia d’oro per il saggio sulla Questione del Mezzogiorno. La Presidenza del Consiglio dei Ministri gli ha conferito due volte (1958 e 1973) il premio alla cultura per “aver illustrato nel mondo l’ingegno italiano”. Ha scritto saggi, tra cui “La vita davanti a noi, lettera ai giovani” e “Il pensiero di San Tommaso” ed ha compiuto studi su Kant. Nel 2005 ha vinto nella sezione “Campani illustri” il premio Elsa Morante. L’anno scorso gli è stata conferita una medaglia d’oro del Presidente della Repubblica.