Sul caso dello schiaffo al prof all’Itis “Dorso” di Avellino ci sarebbe l’attenzione anche del ministro della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli. L’esponente di Governo avrebbe già avuto qualche contatto con i riferimenti istituzionali locali per ricostruire la vicenda e provare a fare chiarezza su un episodio, diventato caso nazionale nel giro di poche ore.
Stamane, davanti la sede della scuola di via Morelli e Silvati, c’era anche una troupe di Mediaset, molto probabilmente al lavoro per la trasmissione di approfondimento di Canale 5 condotta da Barbara D’Urso. Polizia e Carabinieri sono invece impegnati nel recupero e nella visione delle immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza della scuola. Un passaggio fondamentale per capire la gravità delle reazione del ragazzo al rimprovero del professore, infastidito dall’uso non esattamente ortodosso del motorino all’interno del cortile della scuola.
L’attesa è ora tutta rivolta al consiglio di classe di lunedì prossimo. Dal primo confronto non è ancora emersa un decisione. La scuola è intenzionata a procedere con cautela, ascoltando tutte le parti in causa.
Se in un primo momento l’episodio sembrava destinato ad essere gestito in maniera più o meno indolore, adesso la crescente attenzione mediatica ha trascinato inevitabilmente la scuola di Avellino, e i protagonisti dell’episodio, sotto i riflettori.
Il ministro Fedeli, già nelle settimane scorse, aveva chiesto mano ferma e punizioni severe per bloccare e scoraggiare fenomeni di violenza più o meno gravi all’interno dell scuole. Il caso di Avellino si inserisce in una serie di episodi che, tra casi di violenza e bullismo, hanno portato il mondo della scuola al centro dell’attenzione.