Scarpa (Fiom): “Irisbus, sempre più in vicolo cieco”

0
55

Dal Segretario Generale Fiom Cgil Avellino Sergio Scarpa riceviamo e pubblichiamo “Nel corso dell’incontro del 3 agosto presso il ministero dello sviluppo economico a causa della totale inadempienza del governo rispetto alla richiesta di rifinanziamento del piano del trasporto pubblico locale e della totale indisponibilità dell’azienda a ricercare una soluzione che preservi l’attuale missione produttiva dello stabilimento di Valle Ufita si è determinata una gravissima rottura che porta inevitabilmente alla drammatizzazione della vertenza. Inaccettabile è stata la completa assenza del governo che pure si era impegnato nell’incontro del 20 luglio a dare una risposta dopo aver verificato la disponibilità delle risorse occorrenti per favorire l’ammodernamento del parco autobus obsoleto ancora circolante. Inutile è stata la presenza del ministro Rotondi che si è definito un ospite alla riunione e che da parte sua non poteva fornire alcuna risposta alle questioni sollevate dal sindacato è sostenute da tutti i sindaci presenti all’incontro. Alla classe politica locale che pure si è distinta attraverso dichiarazioni pubbliche contro il disimpegno da parte della Fiat verso lo stabilimento Irpino, chiediamo di essere conseguenziale assumendo azioni forti e chiare al fianco dei lavoratori anche se questo dovesse configgere con le forze politiche dei rispettivi partiti di appartenenza. La lotta deve continuare e non può fermarsi davanti all’arroganza della Fiat e al completo disinteresse del governo rispetto ad una azienda che sta progressivamente riducendo i livelli occupazionali negli stabilimenti Italiani propinando soluzioni alternative affidate ad un imprenditore privo della necessaria affidabilità sia in termini industriali che finanziari. L’unità e la determinazione del sindacato Irpino unitamente alle strutture nazionali confederali e di categoria, con sostegno degli amministratori locali e la straordinaria mobilitazione dei lavoratori della Irisbus, che nei prossimi giorni dovrà assumere un carattere ancora più forte, saranno le condizioni necessarie per impedire la progressiva deindustrializzazione della provincia di Avellino ed un inaccettabile arretramento economico e sociale dell’intera Valle dell’Ufita.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here