Hunter 6. Solo due assist e due punti in 15 minuti di gioco per un Hunter che si è messo in luce soprattutto in fase di non possesso.
Biligha 6. Parte in quintetto ed è subito scontro con i potenti lunghi capitolini. La sua è una gara molto fisica, soprattutto contro Lawal. Subito caricato di falli, resta in campo solo per 9 minuti.
Lakovic 9. Con Ivanov è l’Mvp del match. Nonostante 6 punti consecutivi nel primo quarto, l’inizio di gara di Jale è piuttosto sotto i suoi standard (7 palle perse alla fine). Nella seconda parte di gara e soprattutto nell’overtime ha ripreso a predicare basket come al solito. Quasi perfetto al tiro per scelta ed esecuzione, magistrale nel servire Johnson al pick and roll nell’ultimo minuti di tempo regolamentare. Al supplementare si carica la squadra sulle spalle e diventa un terminale offensivo letale, dalla bomba in apertura di tempo all’esecuzione perfetta dei liberi finali. Chiude con 23 punti e 30 di valutazione finale.
Richardson 6,5. Tredici importantissimi punti per J-Rich, piazzato da Pancotto a difendere per gran parte del match sul pericoloso Datome. Decisivo il suo apporto in attacco, soprattuto con la tripla nei primi minuti dell’overtime.
Spinelli 6. Vuole essere del match nonostante una forma fisica precaria e nonostante in settimana abbia sostenuto un solo allenamento. Trova il modo di portare a casa un assist e un canestro in una manciata di minuti.
Ivanov 9. In teoria merita un 10 pieno per la seguente ragione: ha detronizzato il go-to guy di Roma, Luigi Datome, uno che ne mette 20 di media a partita con oltre il 50% dal campo. E lo ha fatto quando Calvani ha affidato gli ultimi e decisivi possessi di Roma all’ala di Olbia: in due frangenti, a fine quarto quarto e a fine overtime, la difesa del guerriero del Mar Nero è stata semplicemente perfetta. E poi, senza essere ripetitivi, 19 rimbalzi e 10 punti, tutto quello che vola oltre i 3 metri è roba sua.
Dragovic 6,5. Un discreto primo quarto e, nel bene e nel male, protagonista del secondo quarto con una tripla e due palle perse nel momento in cui la Scandone ha provato a risalire la china.
Johnson 6. Mancava da quasi due mesi, due mesi in cui ha visto da bordo campo la Sidigas risorgere e diventare la squadra del momento in Lega A. Non è al top della forma fisica e non poteva essere diversamente dopo tante settimane di stop. Spieghiamo così lo 0/6 ai liberi e il mancato taglia fuori su Czyz (che poi farà 1/2 ai liberi) nei secondi finali dell’ultimo quarto che poteva costare la vittoria ad Avellino.
Dean 7,5. Tanta sostanza per l’ex Cardinals (Louisville, il suo College, si giocherà le finali del torneo Ncaa negli Usa) che segna il passo dell’Avellino a suon di triple. Scaltro e furbo come pochi in fase di non possesso, è il riferimento in difesa per Pancotto.
(@antopirolo)
fonte foto: Alessio Brandolini 2013