
Si avvia alla conclusione la campagna elettorale per le amministrative 2013, occasione per Vincenzo Sbrescia, candidato della Lista Abellinum, di incontrare tanti avellinesi, discutere con loro sulle problematiche della città ed esporre il proprio programma, nato dall’esame delle criticità e delle risorse di Avellino e dalle possibili direttrici per l’azione amministrativa dell’amministrazione prossima ventura. “Da avvocato che svolge attività di ricerca in diritto amministrativo ed europeo presso l’Università “La Sapienza” di Roma – dice Sbrescia – ho ritenuto centrali una serie di temi che ho enucleato in un programma. Avellino ha bisogno di una svolta per ritrovare l’identità di capoluogo e porsi nella giusta prospettiva rispetto agli altri capoluoghi campani. Ciò può avvenire raccordando il territorio cittadino con quello dei comuni vicini (Atripalda, Aiello, Mercogliano e Monteforte) e diventando il capofila di un territorio di quasi 100 kmq e 90.000 abitanti. Determinante per lo sviluppo è anche un cambio di prospettiva che porti Avellino a diventare la città dei “beni comuni”, dei diritti e delle regole; che la porti a dare più sicurezza e servizi ai cittadini come una “smart city” che usa le tecnologie ITC e che assicura la connessione gratuita ad internet a tutti i cittadini; che introduca il “bilancio sociale” per coinvolgere direttamente i cittadini nelle decisioni circa l’impiego di capitoli di spesa per soddisfare specifiche esigenze individuate dalla base; che lotti contro gli sprechi e i malfunzionamenti della burocrazia; che agevoli nell’acquisto delle case popolari e della prima casa per le giovani coppie; che tuteli il verde diffondendolo in ogni luogo sia possibile; che provveda alla bonifica del territorio e di Pianodardine dall’amianto e che assicuri la sicurezza degli edifici con un “fascicolo di fabbricato” e contributi per l’adeguamento antisismico”. Centrale il tema del lavoro e della lotta al disagio sociale che Sbrescia coniuga nell’idea di un “Incubatore di imprese” da creare in una struttura comunale inutilizzata, nella creazione di una zona dedicata all’artigianato e relativi corsi di formazione per i giovani che intendano dedicarsi a tali attività; nel “Prestito d’onore” comunale che vada ad integrare altre forme di agevolazione già esistenti ma che sia più facilmente accessibile ai giovani avellinesi. Per loro possibilità di occupazione anche dalla destinazione delle strutture comunali alla cultura, dalla creazione di un “Polo museale cittadino”, della “Cittadella della musica e delle arti” che coinvolga anche la Provincia per una gestione del Carcere Borbonico e della Biblioteca che renda fruibili tali strutture anche per attività ricreative e da svolgersi negli orari serali e festivi. Per i professionisti, invece, trasparenza nella creazione e gestione delle short list e nell’affidamento delle consulenze; per tutti i cittadini trasparenza con la diretta video delle sedute di Giunta, Consiglio e Commissioni e drastica riduzione delle indennità con sorteggio per le nomine comunali. Nuovi impianti sportivi, piste ciclabili, spazi attrezzati per writers, il Corso Vittorio Emanuele che diventa una sorta di museo a cielo aperto, una “Borsa del Vino” e una vetrina permanente della nostra produzione enogastronomica