San Potito Ultra – Procedono di gran lena i lavori che da alcuni mesi stanno interessando la vecchia Ramiera di San Potito, dove è stato portato a termine il primo lotto per la messa in sicurezza della struttura. L’antico opificio era infatti disseminato di vecchie lastre di amianto, notoriamente nocive per la salute umana, che sono state rimosse da una ditta specializzata.
La vecchia fabbrica di rame è posizionata sul torrente Salzola (affluente del fiume Sabato) che, dalle pendici dei monti dell’Alta Irpinia, attraversa i comuni di Sorbo Serpico e Salza Irpina, finendo la sua corsa nella vallata di Contrada Ramiera.
Obiettivo del recupero è quello di rendere l’antica struttura un Museo dell’antichità, riportando in vita l’intero complesso, costituito da un vero e proprio villaggio industriale in miniatura.
Dopo la messa in sicurezza, i passi successivi dovrebbero essere, nei progetti dell’Ing. Acone, quello di recuperare le strutture abitative limitrofe, dove verranno insediati nuovi uffici, ed effettuare consolidamento delle strutture per rinforzare le fondamenta e i manufatti.
Una serie di intereventi ostinatamente voluti dal sindaco di San Potito, Giuseppe Moricola che, oltre al restauro dello stabile, mira al rilancio socio-culturale del quartiere di contrada Ramiera, custode oggi di uno dei pochi reperti di archeologia industriale rimasti in Irpinia.