Il movente sarebbe che l’auto, comperata con i soldi della nonna, doveva rimanere in famiglia. O meglio. La convivenza con quell’uomo non aveva la loro approvazione. Fatto sta che i due anziani, denunciarono, immediatamente l’episodio ai Carabinieri facendo scattare le indagini e i conseguenti rinvii a giudizio per rapina aggravata.
Ieri mattina, presso il collegio penale di Avellino, è stata ascoltata la nonna, unica testimone in vita ed un Carabiniere che ha spiegato che, dopo la denuncia, la macchina dell’anziana fu ritrovata in un dirupo. Le indagini portano anche alla identificazione di un potenziale complice/acquirente che i due fratelli avrebbero contattato per poter vendere l’auto. L’uomo, ieri, non si è presentato in aula. Alla prossima udienza sarà portato dai Carabinieri, in caso di nuova assenza.