Salerno – La Corte di Appello di Salerno ha dichiarato decaduto da sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, confermando la sentenza di primo grado per l’incompatibilità per il doppio incarico di primo cittadino e viceministro del governo Letta.
Il provvedimento, depositato questa mattina e immediatamente esecutivo, fa seguito a una denuncia presentata dai parlamentari grillini di Salerno: Girolamo Pisano, Silvia Giordano e Andrea Cioffi. Il 21 gennaio era stato riacquisito il procedimento dopo uno stop causato, a inizio dicembre, dalla morte dell’avvocato di De Luca, l’ex sottosegretario Edilberto Ricciardi. Il sindaco di Salerno dovrà anche pagare le spese legali del processo per un totale di 45mila euro. I legali di De Luca hanno già annunciato di voler presentare ricorso in Cassazione.
La possibile sospensione. La sentenza di decadenza è già esecutiva, ma c’è la possibilità che De Luca possa ancora restare sindaco in attesa del pronunciamento del terzo grado di giudizio. Infatti, gli avvocati di De Luca hanno intenzione di chiedere al presidente della Corte d’Appello una sospensione del provvedimento in attesa del pronunciamento della Cassazione. La reazione. “Esprimo la mia soddisfazione per la sentenza della Corte d’Appello che, stabilendo la decadenza, consente la continuità dell’attività amministrativa, evitando la nomina del Commissario e lo scioglimento del Consiglio – ha detto De Luca – questo mi lascia pienamente libero di sviluppare la mia iniziativa in vista delle primarie per la Regione Campania. Sul piano del diritto, procederemo all’immediato ricorso in Cassazione, contro una sentenza che, essendo fra l’altro cessata da un anno la materia del contendere, propone un giudizio di merito, in tema di incompatibilità, che ci vede in totale dissenso. Al di là di valutazioni più sostanziali, non si comprende la decadenza dalla carica elettiva e precedente, rispetto a un incarico non elettivo e successivo. Attenderemo con serenità la pronuncia della Cassazione!.