L’inviato a Perugia, Claudio De Vito – Domenico Toscano è tornato ad indossare la maschera dell’amarezza dopo il crollo verticale di Perugia che ha messo l’Avellino nuovamente di fronte alle proprie debolezze. Tutti i limiti mentali, di approccio e in molti casi anche tecnici sono venuti fuori come un fiume in piena che ha riportato sulla terra i biancoverdi. E il tris rifilato ai lupi dal Perugia non fa una piega.
“Poco da dire, il Perugia ha meritato di vincere”. E’ laconico il commento del tecnico biancoverde che credeva di aver abbandonato definitivamente il tunnel di inizio stagione. “Siamo arrivati sempre secondi sulla palla – ha spiegato – non abbiamo vinto parecchi duelli e abbiamo commesso tanti errori tecnici. In questo momento diventa difficile uscire indenni da questo stadio. Nel secondo tempo – ha aggiunto – abbiamo reagito in qualche modo ma senza esser pericolosi. Il rammarico più grande – ha confessato sconsolato Toscano – è stato quello di non aver offerto una buona prestazione davanti a tanta gente arrivata da Avellino”.
Assenze pesanti ma non determinanti. “Non voglio trovare assolutamente giustificazioni perché chi va in campo al posto degli assenti è in grado di dare il suo contributo” ha precisato Toscano che però ha ammesso: “Perdere Ardemagni non è stato il massimo e quando è uscito dal campo è stato difficile rimettere la partita in piedi”.
La reazione non c’è mai stata. “Non siamo mai rientrati in partita – ha tuonato Toscano – paradossalemente a Verona nel secondo tempo non abbiamo mai mollato rimanendo sul pezzo fino al 95′. Non appena abbiamo mollato, abbiamo pagato dazio e non possiamo permettercelo”.