Stanotte si è verificata la rottura della condotta da 900 mm a Cassano Irpino.
Il guasto ha mandato a zero il serbatoio di Olmo a Gesualdo, determinando la sospensione dell’erogazione idrica su due rami fondamentali dell’acquedotto:
Situazione critica anche sul versante opposto, con gravi disservizi ad Avellino e lungo l’asse di San Giorgio del Sannio.
Il risultato è che decine di comuni, compresi ospedali e servizi essenziali, sono rimasti senz’acqua. Una condotta, un serbatoio, e mezzo sistema idrico collassa.
Non siamo di fronte a semplici “imprevisti”: questo è il segno di una crisi strutturale. Una rete fragile, con condotte logore e serbatoi al limite, che non regge più.
Di fronte a questo scenario, non bastano le dichiarazioni di rito su perdite e interconnessioni: servono risorse straordinarie e un piano urgente di rifacimento delle infrastrutture idriche.
L’acqua non può essere gestita come un’emergenza quotidiana. È un diritto primario e deve essere garantito con serietà, trasparenza e investimenti reali.
Chiediamo alle istituzioni – Regione, Governo, EIC e sindaci – di rompere il silenzio e di assumersi le proprie responsabilità – Comitato “Uniamoci per l’acqua”
