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Gli avvocati difensori Francesco Perone e Dario Vannetiello, sono riusciti a dimostrare che la pesante accusa di corruzione e turbativa d’asta nell’ambito dell’inchiesta di Battipaglia era insussistente per il loro assistito
. Il pm Rocco Alfano aveva chiesto una condanna di un anno per corruzione e l’assoluzione per la tentata turbativa d’asta. L’assoluzione arriva inoltre dopo che l’impianto accusatorio era stato stigmatizzato addirittura dalla Suprema Corte di Cassazione, la quale aveva ritenuto gli elementi di prova a carico di Mainolfi frutto di un travisamento investigativo e dell’interpretazione illogica degli stessi.
La difesa ha rappresentato come nessun elemento nuovo era stato addotto dalla pubblica accusa che si era limitata a ripercorrere elementi indiziari già ritenuti inconsistenti dalla Corte di Cassazione in sede cautelare.