Risorse idriche, Nocera tra precisazioni e programmazione per il Sud

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Avellino – L’Irpinia e la sua risorsa idrica: un binomio lungo a morire… ma destinato ad innescare controversie che minacciano di inasprirsi sia sotto il profilo prettamente gestionale che politico. L’analisi scientifica condotta con sapiente talento dal geologo Sabino Aquino (Dirigente Alto Calore Servizi Spa), dal prof. Bruno Celico (Ordinario di idrogeologia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II) e dal Prof. Vincenzo Allocca (Ricercatore in geologia applicata presso la Federico II) –presentata ieri nel corso di una conferenza all’Hotel de la Ville- ha dato spunto ad un interessante dibattimento sul tema ‘acqua’ in Irpinia. Al tavolo: i relatori, il Presidente Alto Calore Servizi Spa Michele Iannicelli, il Presidente Asi Pietro Foglia, la Presidente della Provincia Alberta De Simone e l’assessore regionale alle Politiche territoriali e al Ciclo Integrato delle Acque Luigi Nocera. (In sala tra gli altri l’assessore regionale Enzo De Luca, i Presidenti delle Comunità Montane Di Iorio e Langastro, il capogruppo regionale della Margherita Mario Sena, il sindaco di Avellino Pino Galasso, il sen. Flammia, il capogruppo provinciale del Fiorellino Giuseppe De Mita, l’assessore provinciale Zecchino, etc.). La relazione tecnica, illustrata da Aquino, ha evidenziato come dall’acquisizione di dati già esistenti e da quelli relativi all’attività di rilevamento geologico e idrogeologico di campo, si sia giunti ad un’ampia e dettagliata caratterizzazione quali-quantitativa dei principali acquiferi del bacino territoriale irpino. Una vera e propria cartografia delle acque nella quale sono stati definiti l’assetto idrostratigrafico e idrostrutturale, lo schema di circolazione idrica sotterranea delle principali falde, le caratteristiche chimico-fisiche, la potenzialità di ogni singola risorsa. E ancora. I principali caratteri di vulnerabilità all’inquinamento intrinseca degli acquiferi. “Tali dati – ha sottolineato Aquino – costituiscono un presupposto fondamentale per una adeguata salvaguardia delle acque e per l’ottimizzazione della gestione e dell’uso della risorsa in un territorio di rilevanza strategica per diversi sistemi acquedottistici dell’Italia meridionale”. E sono stati proprio gli argomenti ‘razionalizzazione’ e ‘gestione’ a tenere banco. A cominciare dalle riflessioni dell’assessore Nocera sulla legge di regolamentazione delle acque (T.U. 152) e sulle nuove normative europee, chiamando in causa direttamente il Ministro Pecoraro Scanio. “E’ necessaria – ha stigmatizzato l’esponente della Giunta Bassolino – una riprogrammazione della materia riferita a tutto il Sud Italia. Siamo in ritardo su tutti i fronti. Ato compresi. Ci troviamo di fronte, il più delle volte, a sistemi idrici obsoleti, nonostante la Regione, attraverso la Legge Obiettivo, abbia cercato di promuovere un utilizzo sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili nell’ottica di contenimento dei costi della tariffazione”. Sul fronte “Accordo di programma” tra le Regioni Campania e Puglia, Nocera ha così concluso: “Il provvedimento è stato congelato per esplicito volere della Regione Campania non soddisfatta di alcune richieste avanzate”. A tale proposito la settimana prossima sarà convocato un tavolo di concertazione interistituzionale per fare il punto della situazione e chiarire tempi e modalità sul futuro del patrimonio idrico irpino. (di Marianna Morante)

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