Rifiuti – Sì a sito Cava Vitiello, Cesaro: “Province campane miopi”

0
221

Roma – “L’unica strada è il rispetto della legge e questa prevede la realizzazione della nuova discarica di Cava Vitiello, una discarica controllata e sicura in grado di garantire la massima tranquillità alle popolazioni residenti migliorando radicalmente la situazione attuale”. E’ la posizione emersa dall’incontro svoltosi a Roma tra i parlamentari campani del PdL, il governatore Caldoro ed i presidenti delle Province Cesaro (Napoli), Cirielli (Salerno) e Sibilia (Avellino).

“La delegazione parlamentare ha appreso – si legge nel documento approvato – con soddisfazione che nei prossimi giorni partiranno le procedure di appalto per i termovalorizzatori di Napoli Est e Salerno e dell’avanzata costruzione degli impianti di biostabilizzazione e compostaggio dei rifiuti bloccati da anni”.

“Tutto ciò consentirà alla Campania – sottolineano i parlamentari – di poter contare finalmente su un sistema a regime fermo restando la necessità inderogabile da parte dei comuni, a cominciare dal capoluogo di Napoli, di rispettare le previste percentuali di raccolta differenziata”.

“Il governo, da parte sua, dovrà mantenere gli impegni assunti – conclude la nota – in merito alla compensazioni finanziarie in favore delle amministrazioni che ospitano impianti sul proprio territorio, così come si dovranno garantire le condizioni di sicurezza e di ordine pubblico”. E’ stato ribadito che l’ordinanza del presidente della Regione – nella quale si autorizzano i comuni del napoletano a utilizzare le discariche in provincia di Caserta, Avellino e Benevento in considerazione delle difficoltà per lo sversamento a Terzigno – cesserà gli effetti il prossimo 26 ottobre.

CESARO – In merito all’impossibilità di un’alternativa all’apertura di Cava Vitiello sul territorio, il presidente della provincia di Napoli Luigi Cesaro ha chiarito: “Il costante richiamo alla legge della Protezione Civile e l’atteggiamento di estrema chiusura e miopia registrato dalle altre Province campane è stato decisivo nell’adozione di questa decisione, che io ho sempre considerato come l’ultima spiaggia. Il piano alternativo che era stato elaborato prevedeva di conferire i rifiuti oltre che nella provincia di Napoli, grazie all’ampliamento della discarica esistente, anche in piccole quantità e per un periodo di medio termine nelle province adiacenti. Questo perchè nell’impianto di Acerra oggi, ed in quello di Napoli est domani, sono e sarebbero stati bruciati rifiuti provenienti anche da altre province. A tal proposito – aggiunge Cesaro – in base alla norma sulla provincializzazione, mi domando se è giusto a questo punto che l’impianto di termovalorizzazione di Acerra continui ad accettare rifiuti da tutta la Campania“.

PROTESTE NEL VESUVIANO – A Roma, intanto, i sindaci di Terzigno e Boscoreale sono stati ascoltati dalla Commissione bicamerale d’inchiesta sui rifiuti. “Sarebbe – ha detto il sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio – una vera follia aprire l’invaso di Cava Vitiello. C’è una puzza terribile, e di notte non riesci nemmeno a dormire. Ci sono stormi di gabbiani a milioni, grossi come oche e anche questo è sintomo che qualcosa non va bene. La gente non ne può più e, se continua così, si arriva a una guerra tra poveri, i poliziotti da un lato, che sono lavoratori, e i cittadini dall’altro, che sono gente per bene”. La commissione, infine, si è detta disponibile ad effettuare un sopralluogo alla cava Sari e alla cava Vitiello il 4 o il 5 novembre.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here