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Riesplode il ‘caso Itis’: gli studenti ‘interrogano’ la De Simone

Avellino – Il 18 settembre comincerà il nuovo anno scolastico e nonostante le vacanze estive, già sono maturate le prime polemiche. Oggi ad alzare il ‘polverone’ sull’edilizia scolastica sono i ragazzi dell’Unione degli Studenti di Avellino. “Sono state molte le promesse fatte dall’Ente Provincia – si legge in una nota diramata a mezzo stampa – sui fondi da investire per le scuole e precisamente per gli Istituti Superiori rispetto ai quali Palazzo Caracciolo ha competenza. Ricordiamo – scrive Francesco Iandolo, coordinatore provinciale dell’Uds Av – che l’ammontare delle risorse economiche da investire è pari a ben 9milioni di euro. Promesse sicuramente dettate dalla foga del momento e dalla crisi esplosa all’indomani dell’ordinanza, emessa dalla Presidente Alberta De Simone, con la quale è stato previsto lo sgombero dell’Itis Dorso per rischio crollo”. Oggi, a distanza di un mese dalla chiusura delle scuole e di un anno scolastico trascorso all’insegna di un movimentato piano didattico, ritorna il ‘caso Itis’. “Per la Presidente dell’Ente di Piazza Libertà – continua Iandolo –, l’anno scolastico 2006-2007 dovrebbe cominciare, questo il suo auspicio se non convinzione, senza doppi turni e a pieno regime. Ma secondo il parere di noi giovani fruitori dell’edilizia scolastica, si sta sottovalutando che il ‘Guido Dorso’ di Via Morelli e Silvati non esiste più perché non solo ha una sede di cui non si conoscono le sorti, tant’è che nessun progetto di ristrutturazione o di messa in sicurezza è stato avviato, ma inoltre la soluzione individuata con la locazione di Palazzo De Angelis di Via Scandone sicuramente non potrà accogliere tutti gli studenti, il personale docente ed Ata – circa 1200 fruitori – e tutti i laboratori necessari”. E mentre gli Istituti Professionali accusano un calo di iscrizioni, secondo l’Unione degli Studenti di Avellino ci sono però dei Licei che hanno addirittura un trend del ‘+30%’ di iscrizioni rispetto agli scorsi anni. Ma non tutto quello che luccica è oro. “Il Liceo Classico Colletta, ad esempio, resta tra l’Istituto con il maggior numero di iscrizioni ma ciò nonostante mancano, materialmente, cinque aule. Siamo certi che tante altre scuole aspettano risposte dall’Ente Provincia come ad esempio l’Istituto Polivalente Imbriani in emergenza da anni”. Insomma, gli studenti preferiscono sollevare il caso ‘edilizia scolastica’ oggi in quanto ancora risolvibile. “A settembre, come poi capita ogni anno, potrebbe essere davvero troppo tardi”. (di Emiliana Bolino)

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