Avellino – Presentato in mattinata, presso l’Hotel de la Ville di Avellino, il premio Comuni Ricicloni 2010. Giunta alla sesta edizione, la rassegna organizzata da Legambiente Campania, con il patrocinio della Regione, dell’ Anci, delle Provincie di Benevento e Caserta, dal Conai e con il contributo delle amministrazioni provinciali di Avellino e Salerno ed in infine del Corepla, premia i comuni che hanno realizzato nel corso dell’anno la maggiore percentuale di raccolta differenziata. Centosessanta le realtà che nel 2009 hanno superato la soglia del 50% di differenziata. Avellino dirige la classifica dei capoluoghi di provincia, con il 61,57%, seguita da Salerno con il 59,98 e Caserta con il 47,25. Più indietro Napoli, con il 18,53; fanalino di coda il Comune di Benevento, con il 16,96 %. Quattro i comuni irpini che si piazzano nei primi dieci posti della classifica generale. Bronzo in Campania per Chiusano San Domenico (85% di raccolta), preceduto nella classifica generale da due realtà salernitane, rispettivamamente Roccagloriosa (primo posto) ed Atena Lucana (secondo posto). Ottimo piazzamento per Sant’Angelo all’Esca, al quinto posto con l’80,7% di raccolta differenziata, Santa Lucia di Serino, con il 78,7% e Chianche con il 75,9 %.
Entusiasta Antonio Reppucci, primo cittadino di Chiusano San Domenico: “La soddisfazione è tanta – afferma – ma in primis devo ringraziare ad uno ad uno i 2500 cittadini del mio comune ed il personale tutto che lavora sulla raccolta”. E in un particolare frangente in cui a livello provinciale tiene banco la questione legata all’assorbimento dell’Asa e delle società che sinora hanno gestito la raccolta dei rifiuti nella nuova società provinciale “Irpiniambiente”, Reppucci osserva: “Il mio comune fa tutto in maniera autonoma, utilizzando risorse e mezzi propri. La mia preoccupazione è allora legata al fatto che intendiamo conservare nel tempo il grande risultato che oggi abbiamo conseguito. Per questo – continua – seguo con attenzione gli sviluppi della vicenda, auspicando che anche laddove subentri Irpiniambiente Chiusano continui a primeggiare”. E per finire un giudizio sull’intero “impianto” della provincializzazione, oggetto da più parti di critiche e perplessità. “Il concetto mi trova favorevole nel momento in cui esiste una reale capacità di realizzarla. In questo senso – conclude- sono fiducioso, poiché la Provincia di Avellino, con Sibilia e Gambacorta si è ben mossa in questi mesi”.
Vario ed articolato, per la complessità delle questioni trattate tanto in riferimento al contesto regionale, dominato da una nuova emergenze, quanto a quello locale, contraddistinto dalle proteste dei lavoratori che hanno paralizzato la raccolta, il dibattito ha visto la partecipazione, tra gli altri, del sindaco di Avellino, Giuseppe Galasso, degli assessori, comunale e provinciale all’Ambiente, Gianluca Festa e Domenico Gambacorta, e del presidente della Provincia irpina Cosimo Sibilia. E proprio il numero uno di Palazzo Caracciolo ha effettuato un passaggio sull’attuale emergenza esplosa in Irpinia. “Costituendo Irpiniambiente – ha spiegato – abbiamo detto no ai carrozzoni politici. Stiamo applicando una politica chiara e lineare, che sono certo ci porterà presto ad uscire da questa nuova e paradossale emergenza. La provincia di Avellino – ha evidenziato – è certamente da indicare come esempio virtuoso. Per questo – ha concluso – sono convinto che attraverso il necessario confronto riusciremo a realizzare politiche nell’interesse dei cittadini”.