Regione – Recupero immobili storici: i contributi alla nostra provincia

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Recupero e restauro di immobili storici: 42 interventi nell’ambito dell’intera regione per un importo complessivo di 23 milioni di euro. Questo l’obiettivo del decreto con il quale oggi l’assessorato regionale ai Beni Culturali della Campania ha approvato la graduatoria degli Enti locali destinatari dei finanziamenti. Numerose le strutture storiche irpine che beneficeranno dei contributi elargiti dalla Regione Campania. Per la nostra provincia: il Castello Medioevale di Monteforte Irpino, euro 595.000,00; la Chiesa dei Sette Preti di Avella, euro 586.424,00; il Convento di Santa Maria degli Angeli di Montoro Superiore euro 600.000,00; il Complesso monumentale del convento di San Francesco di Mirabella Eclano, euro 600.000,00; il Convento di Santa Maria della Consolazione di Sant’Andrea di Conza, euro 600.000,00; la Casa comunale ex carcere borbonico di Montefusco, euro 581.514,68; l’Edificio in via Belvedere di Capriglia Irpina, euro 380.000,00; il Palazzo D’Alessandro di Casalbore, euro 600.000,00; il Palazzo Pignatelli di Lauro; euro 600.000,00. E’ stata stilata, inoltre, anche una graduatoria relativa ad altri 117 progetti che al momento non sono stati finanziati, seppur ritenuti idonei, per insufficienza delle risorse. Tali 117 interventi potranno ricevere i contributi nel caso di eventuali rinunce da parte dei comuni già ammessi a finanziamento. “Nell’erogare i contributi – ha dichiarato l’assessore al Turismo e Beni Culturali, Marco Di Lello – si è tenuto conto della qualità dell’intervento, della organicità delle opere rispetto alla pianificazione territoriale già avviata, con particolare riferimento ai Centri Storici, della rilevanza storica artistica dei beni in base al nuovo Testo Unico sui Beni Culturali e del coinvolgimento finanziario dei comuni. E’ l’ennesimo investimento che facciamo in favore del nostro straordinario patrimonio culturale, tenendo fede all’impegno assunto dalla giunta Bassolino già nel 2000, acquisendo nuovi tesori, restaurandoli e rendendoli fruibili, perché in Campania l’arte conta e conta sempre più”.

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