Gli aspiranti candidati irpini al Consiglio regionale attendono la fumata bianca da Roma: è il destino beffardo che in queste ore unisce gli esponenti dei due partiti maggioritari in Campania, il Partito Democratico e Forza Italia.
Dalla Capitale, infatti, è atteso per le prossime ore il responso (si spera) sul caso dell’assemblea del Pd di Avellino, le cui immagini poco edificanti della scorsa settimana hanno sin da subito fatto il giro dei più diffusi quotidiani nazionali.

Dalla riunione dello scorso venerdì dell’organismo del partito di via Tagliamento, su proposta del segretario provinciale Carmine De Blasio, è emersa la quaterna di nomi formata dall’ex senatore Enzo De Luca, dal consigliere regionale uscente Rosa D’Amelio, dal presidente provinciale Roberta Santaniello e dal sindaco di Montemarano, il renziano Beniamino Palmieri. A questi vanno aggiunti l’ex vice segretario del Pd di Avellino ed esponente della sinistra del partito, Francesco Todisco, e l’ex coordinatore provinciale Caterina Lengua.
La proposta dei 4 di De Blasio, si ricorderà, suscitò una ridda di voci, critiche e polemiche che sfociò in una quasi rissa. Dopo la quasi bagarre di Avellino, la bocciatura della direzione regionale e il pallino che è passato direttamente nelle mani dei dirigenti nazionali.
Le minoranze del Pd irpino – forti anche del sostegno del deputato e componente della segreteria nazionale del partito, Valentina Paris – chiedono una revisione della proposta di lista con l’inclusione del componente indicato dalla minoranza Todisco (supportato nell’ultima assemblea provinciale da un documento con in calce 25 firme di delegati).
Sul fronte opposto, invece, in casa Forza Italia, questa potrebbe essere la giornata decisiva per le sorti degli aspiranti candidati al Consiglio Regionale.
A Palazzo Grazioli stamane, il leader azzurro Silvio Berlusconi ha convocato un vertice tra i capicorrente di Forza Italia. All’attenzione di Antonio Tajani, Maria Rosaria Rossi e Alessandro Cattaneo ci sarà anche il caso della lista FI di Avellino.

Fremono per un posto nella quota maschile l’ex sindaco Pd di Avellino Pino Galasso e l’ex sindaco di Sturno e vice coordinatore provinciale di Forza Italia Franco Di Cecilia, questi ultimi ‘sponsorizzati’ dallo stesso coordinatore provinciale azzurro, il senatore Cosimo Sibilia. Pienamente in pista anche il giovane Sabino Morano che dalla sua ha il sostegno di decine di amministratori e dirigenti locali forzisti, firmatari di un documento pro-Morano già fatto pervenire ai vertici nazionali e regionali. Possibile outsider dell’ultim’ora il consigliere provinciale Girolamo Giaquinto, sul cui nome potrebbero davvero mettersi d’accordo tutti.
Da chiarire quali saranno in Irpinia gli effetti di un possibile accordo tra l’ex Guardasigilli Clemente Mastella e Forza Italia (accordo tra l’altro già concretizzatosi nel Sannio).
Tanti gli interrogativi anche per le quote rosa. L’uscente Antonia Ruggiero è data nuovamente candidata in provincia di Napoli sotto le insegne di Forza Italia, ma si ragiona sempre sulla possibilità di trasferirla nella lista irpina. In corsa vi sarebbero anche Marika Grande e Rossella Gargano.