Avellino – La convention campana di “Area Popolare”, il nuovo progetto politico sostenuto da Unione di Centro, Nuovo CentroDestra, ex Scelta Civica e civici, ha sancito la concreta possibilità che i neocentristi possano correre da soli alle imminenti elezioni regionali in Campania. L’asse politico con il Governatore Caldoro scricchiola e l’elezione del Capo dello Stato potrebbe essere la svolta per decidere la linea politica da attuare. Non è da escludere la possibilità di un modello Calabria così come affermato dal capogruppo alla Camera di Area Popolare Nunzia De Girolamo: “Non esistono scelte obbligate e non possiamo essere considerati degli invitati ai tavoli altrui. La costituente centrista ha la sua rosa di nomi da proporre per la presidenza della Regione”.
Il più critico nei confronti di Caldoro è stato proprio il suo ex numero due a Palazzo Santa Lucia, Giuseppe De Mita: “Si è passati dall’afasia alla logorrea. All’inizio – ha dichiarato – non si poteva parlare, non si poteva spiegare quali erano i problemi. Oggi che si sono sbloccati i fondi europei va tutto bene, sembra che ci siano risultati mirabolanti. Io sono stato in giunta nella fase dell’afasia. Ero ritenuto un eversivo perché in Irpinia mi sforzavo di spiegare”.
L’idea di svincolarsi momentaneamente dalla logica delle alleanze lascia aperti molti scenari. L’unione di intenti nell’elezione del presidente della Repubblica potrebbe essere la chiave per replicare lo schieramento in Campania ma lo snodo principale secondo Ciriaco De Mita sarà il programma da presentare agli elettori: “Area popolare può decollare se riesce a far riprendere le radici inaridite dei valori che sono alla base della società”.
Intanto i ministri Lupi, Alfano e Lorenzin saranno a Napoli il 16 febbraio per presentare il nuovo progetto politico caratterizzato dalla linea della piena autonomia. Il presidente del Consiglio regionale ed esponente di spicco di Ncd in Campania Pietro Foglia ha evidenziato – a Irpinianews – come le prossime settimane espliciteranno il quadro politico in vista dell’appuntamento delle regionali per “Area Popolare”.
Presidente Foglia, la convention di Area Popolare ha sancito la concreta possibilità di correre da soli alle prossime elezioni regionali, è un’idea che condivide?
“E’ un’idea che condivido molto parzialmente. Vedo molte difficoltà nell’ipotizzare un nuovo terzo polo, è una strada molto accidentata tenuto conto che la soglia si è innalzata al 10% e si corre il rischio di rimanere fuori dai giochi. Se ci fosse una coalizione più larga si potrebbe anche immaginare ma io al momento non la vedo. Da un lato c’è il Pd, dall’altro Caldoro con tutte le liste alleate. Gli italiani sono ormai abituati ad un sistema bipolare, estrapolando il voto di protesta per Grillo. Sarebbe quindi difficile ipotizzare un terzo polo”.
L’evidente strappo tra Renzi e la minoranza di sinistra del Pd potrebbe incidere nella creazione di una nuova alleanza in Regione?
“In Regione sono quasi tutti renziani, non vedo fratture. Loro saranno compatti sul candidato che Renzi individuerà. Io credo che le primarie in Campania non si faranno”.
Le scelte per l’elezione del Presidente della Repubblica potrebbero traslarsi nello schieramento per la competizione regionale?
“E’ un’ipotesi fantascientifica. L’unione di intenti per l’elezione del Presidente della Repubblica, e quindi del garante di tutti, è un conto; un’alleanza per individuare lo schieramento in una competizione elettorale regionale è qualcosa di totalmente diverso. Credo che avrà scarsa influenza anche se i giochi in politica sono aperti. Staremo a vedere”.
Ciriaco De Mita ha sottolineato il rischio che il tutto si riduca a una operazione elettorale e prevalga più la logica delle candidature che la prospettiva di una proposta politica, è d’accordo?
“De Mita e Caldoro si sono visti spesso ultimamente. Immagino che nei loro incontri abbiano anche parlato di un programma per le Regionali”.
(di Pasquale Manganiello)