Preoccupanti i dati del 35° rapporto Uil sulla cassa integrazione. Il 2011 continua ad essere negativo. L’attesa e sperata ripresa, come dimostrano i dati dell’osservatorio sindacale, non c’è ancora stata. In regione Campania il mese di novembre ha fatto registrare un dato tutto sommato positivo. Le ore di Cig ordinaria, infatti, sono scese dell’11,8%. E i numeri di lavoratori in cassa integrazione è diminuito di circa 4.000 unità. Anche se bisogna sottolineare che per la Campania l’incidenza delle ore di Cig in deroga è del 41%, segnale poco incoraggiante considerato che molti dei lavoratori non più in cassa integrazione, sono passati ad una fase diversa, ma non usciti dalla crisi. Il dato della provincia di Avellino è, invece, del tutto negativo. A novembre, infatti le ore di cassa integrazione sono aumentate del 56,9%, passando dalle 357.823 di ottobre alle 561.256 di novembre. Il settore più colpito si conferma quello dell’industria con 528.631 ore. “Dall’inizio della crisi – ha sottolineato il segretario della Uil Franco De Feo -sono 3 miliardi, le ore di cassa integrazione richieste dalle imprese. Una tempesta che si è abbattuta sul nostro sistema economico senza salvare alcun settore, alcun territorio. Sono state utilizzate tutte e 3 le tipologie di cassa integrazione con una prevalenza della cassa Ordinaria e Straordinaria, ma con significativa richiesta, in gran parte dalle piccole aziende industriali e da aziende dei servizi, della cassa in Deroga per oltre un quarto delle ore autorizzate (circa 800 milioni di ore). Il 2010 ha fatto la parte del leone assorbendo il 40% delle ore dall’inizio della crisi ed il 2011 pesa per circa il 30%. Si conferma, come ormai evidente, che la crisi picchia duro e che il prossimo futuro, dal punto di vista del lavoro rischia di essere drammatico. Lo stesso mese di Novembre del 2011, conferma una tendenza ormai consolidatasi per tutto l’anno, segnalando una leggera crescita sul mese precedente (+ 0,1%) e certificando che oltre 80 milioni di ore sono la “dose” necessaria al sistema delle imprese per evitare licenziamenti utilizzando proprio lo strumento principale tra gli ammortizzatori sociali: la Cassa Integrazione. Dati che confermano le preoccupazione della UIL e del Sindacato: senza crescita si aprirà, drammaticamente, il tema del lavoro sia per chi non lo ha, sia, inevitabilmente, per chi rischia di perderlo. Quindi sono sempre più urgenti vere politiche economiche per lo sviluppo non recessive accompagnate da una ridefinizione del sistema delle tutele. Aver garantito con strumenti d’emergenza, quale la cassa in deroga, il non licenziamento a centinaia di migliaia di lavoratori è stato doveroso, ma occorre trovare efficaci azioni per garantire un futuro di lavoro ad essi”.
Redazione Irpinia
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