Questione randagismo, il dibattito a San Martino Valle Caudina

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Si è tenuto giovedì scorso a San Martino Valle Caudina un dibattito sul randagismo. Hanno partecipato alla discussione, organizzata dall’associazione N’ata San Martino, Pasquale Casciello, del direttivo nazionale dell’associazione Accademia Kronos Onlus e Gianluca Aceto, assessore alla provincia di Benevento. Presente, in veste di giornalista – moderatore, Pino Mauriello, già direttore del giornale L’altritalia.
Stefano Campese, presidente di N’ata San Martino, ha introdotto il tema illustrando per sommi capi le politiche adottate dagli enti locali (campagne di adozione dei cani, programmi di sterilizzazione) e chiarendo gli scopi dell’associazione: analizzare il problema per formulare proposte concrete da portare all’attenzione delle amministrazioni locali. Casciello ha spiegato come i comuni spendano cifre rilevanti ottenendo scarsi risultati. Ha proposto la creazione di centri di pre-accoglienza in luogo dei canili; l’introduzione della figura del cane di quartiere prevista dalla legge regionale; evidenziato la necessità di interventi di sterilizzazione.
Particolarmente apprezzato l’intervento di Gianluca Aceto, amministratore da tempo impegnato su questo fronte con risultati positivi ed apprezzati dal mondo degli ambientalisti. Aceto ha illustrato le iniziative del suo assessorato: la creazione dell’ufficio diritti animali; il progetto sulla sterilizzazione dei cani approvato e finanziato dalla regione Campania; il Parco Poli Funzionale Uomo Animale Ambiente, progetto promosso da Casciello, approvato dalla regione ma non ancora finanziato. Interessante iniziativa, che, se realizzata, potrebbe a ragione veduta essere considerata all’avanguardia in Italia, e, probabilmente, in Europa. Si è, inoltre, soffermato sulle difficoltà incontrate, come amministratore, nell’affrontare il problema.
Non c’era, invero, molta gente ad ascoltare la discussione. Ha destato curiosità, invece, Cirillino, il cane di Casciello, che con la sua tranquilla presenza avvalorava le parole del padrone. Tutti gli interventi del pubblico hanno sottolineato la gravità del problema e la necessità di un confronto con le locali amministrazioni. Casciello e Campese, al termine del dibattito, si sono impegnati a chiedere un incontro ai sindaci della Valle Caudina per illustrare loro le proposte venute fuori dalla discussione.

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