VALLO LAURO- Bloccato e accerchiato dal precedente proprietario del bene e da altri quattro soggetti prima che potesse partecipare all’asta per un terreno a Saviano che già si era aggiudicato provvisoriamente. La Procura di Nola ha chiuso l’inchiesta nei confronti dei sei indagati, tre dei quali irpini, cinque già raggiunti da una misura cautelare nei mesi scorsi, in particolare un settantunenne residente a Baiano e un trentaseienne di Quindici, tra i destinatari della misura cautelare in carcere (per il principale indagato ) agli arresti domiciliari (per gli altri tre indagati, tra cui i due irpini, misure confermate dal Riesame ), obbligo di presentazione alla pg per una degli indagati, indagato a piede libero il terzo irpino coinvolto, quella firmata dal Gip del Tribunale di Nola Simona Capasso su richiesta della Procura di Nola. A firmare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari il pm Gianluigi Apicella, il sostituto procuratore di Nola che ha coordinato gli accertamenti dei Carabinieri di Castello di Cisterna. Le accuse che vanno dalla turbativa d’asta all’estorsione, per fatti accertati dopo la denuncia della vittima dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna. Quattro dei sei indagati avrebbero accerchiato e colpito (in particolare il settantenne del Baianese con un pugno alla testa la vittima) impedendogli di partecipare all’asta che si svolgeva a Pomigliano presso lo studio del curatore fallimentare. La vittima era aggiudicatario provvisorio per la somma di trentaseimila euro del bene finito all’ asta e si era recato per definire l’ aggiudicazione, a causa della sua assenza poi assegnata alla moglie del proprietario del terreno, che per riacquistare il bene aveva bloccato insieme ad altri quattro soggetti il possibile acquirente. I fatti sono avvenuti a Pomigliano il 2 ottobre del 2023 e si incrociano con un’ indagini della Guardia di Finanza di Nola per bancarotta fraudolenta per distrazione, quella legata all’ utilizzo dei beni nonostante il fallimento. Dalla denuncia sporta dalla vittima, questo era stato accerchiato e minacciato proprio dal settantenne di Baiano, che gli avrebbe intimato: “Cumm ti sei permess di partecipare…E’ una cosa nostra..te ne a i ra qua se no t’ accir….stasera te venimm a piglia fin a casa tuia”. (Come ti sei permesso di partecipare, questa è una cosa nostra, devi andare via da qui se no ti ammazzo, stasera ti veniamo a prendere fino a casa ndr), colpendolo poi alla testa con un pugno. Tutto avvenuto nella Piazza Mercato di Pomigliano e ripreso dalle telecamere di videosorveglianza acquisite dai Carabinieri. L’asta era stata aggiudicata ma poi “congelata” per le indagini della Procura di Nola. L’altro irpino, il trentaseienne di Quindici, e’ rimasto coinvolto perché presente e per il Gip anche la sola presenza avrebbe rafforzato il proposito di turbare l’asta ed estorcere alla vittima la partecipazione alla procedura. I sei indagati sono difesi dagli avvocati Gennaro Pecoraro, Isidoro Bizzarro, Pompeo Le Donne, Vittorio Corcione, Carmine Panarella, Angelo Pignatelli e Silvio Sepe. Avranno ora venti giorni a disposizione per chiedere eventualmente un interrogatorio o depositare memorie difensive.
Pugno e minacce prima dell’ asta: la Procura chiude l’ inchiesta per sei indagati
