Avellino – Terzo appuntamento questa mattina a Palazzo Caracciolo con la serie di conferenze territoriali per lo sviluppo sostenibile, dedicato oggi all’ambito Alta Irpinia C1 (interessante tutti i Comuni da Andretta a Villamaina, sulla direttrice dell’Ofantina da Calitri a Conza, Lioni–Sant’Angelo dei Lombardi–Torella dei Lombardi) con l’interesse strategico di 17 Comuni dell’intero Sistema Territoriale di Sviluppo (dominante rurale–manifatturiera).
A differenza della scarsa presenza di ieri, questa mattina presenti numerosi Sindaci dell’Alta Irpinia in sala i quali hanno evidenziato le difficoltà di collegamento nell’entroterra irpino e le scarse prospettive di sviluppo futuro senza infrastrutture adeguate allo spostamento di uomini, mezzi e produzioni.
I rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil presenti, rispettivamente Petruzziello, Nazzaro e De Feo, nei loro interventi hanno evidenziato la positiva esperienza avviata dalla Provincia nell’ascolto di tutti gli Sts in un processo di informazione, consultazione e condivisione dell’analisi e della definizione dei processi di sviluppo. Ribadita anche la necessità di approfondire le tematiche trattate dal documento unitario redatto e sottoscritto con Confindustria e dell’opportunità di un’inversione di rotta rispetto all’impegno degli Enti locali, che dovrà svilupparsi incessantemente nei prossimi giorni con l’organizzazione degli organismi burocratici e di gestione degli Sts.
“Considerato che i Sistemi Territoriali di Sviluppo – si legge nella nota unitaria delle parti sociali – sono ormai punto di riferimento in tutte le leggi di programmazione e di spesa per interventi sui territori di competenza, prima fra tutti il primo pezzo di risorse dei fondi Fas, è assolutamente urgente un confronto a tutto campo con gli Enti Locali interessati. In tale sede è obbligatorio e vincolante un confronto con le parti sociali per la costituzione del partenariato socio-economico e la redazione della proposta di accordo di reciprocità”.
Negli interventi è stata riaffermata l’idea strategica della necessità, non più rinviabile, di porre mano alla programmazione delle infrastrutture strategiche per lo sviluppo, prima fra tutte la piattaforma logistica in Valle Ufita, a condizione che per l’Alta Capacità ci siamo tempi certi di finanziamento e di realizzazione. Le infrastrutture materiali ed immateriali per lo sviluppo dovranno stabilizzare le realtà produttive presenti nelle aree industriali dell’art. 32 della legge 219, e diventare attrattori di investimenti per l’industria, i servizi e per la valorizzazione delle risorse naturali della nostra provincia, prodotti agricoli e filiera dell’enogastronomia, artigianato locale e di servizio.
“In tale logica – continua la nota – appare possibile, quale primo obiettivo strategico, la piattaforma logistica in Valle Ufita con le condizioni già evidenziate, accompagnato da un programma di completamento ed ammodernamento delle reti a servizio della stessa zona, dell’Arianese e dell’Alta Irpinia. In un contesto generale i fondi programmabili potrebbero garantire sostegno e finanziamento ad un progetto di completamento delle infrastrutture viarie esterne ed interne alla Città capoluogo”.
I sindacati hanno assunto l’impegno di redigere, nelle prossime settimane, delle schede di fattibilità degli interventi infrastrutturali proposti dal documento unitario, in particolare riferiti alla possibile utilizzazione delle leggi di spesa coperte da finanziamento. E’ stato anche chiarito che non esiste alcuna incompatibilità tra la programmazione dei singoli Sts con l’eventuale accordo di reciprocità collettivo per l’area vasta e che ogni Sts è legittimata dal Ptr a svolgere le proprie iniziative per la redazione del documento strategico (come nel caso del Sts D2, area urbana di Avellino, ndr).