Provincia – La Rsu chiede il riconoscimento professionalità interne

Avellino – Sul caso delle presunte dimissioni del Commissario straordinario della Provincia Vincenzo Madonna interviene la Rappresentanza Sindacale Unitaria. Nella nota viene evidenziato come “da innumerevoli anni la Rsu è inascoltata nel denunciare il deficit organizzativo che nei fatti ha depotenziato tutta la struttura dell’Ente a cominciare dalla carenza assoluta della Dirigenza a tempo indeterminato (allo stato i 9 dirigenti dell’ente sono prevalentemente -8/9- funzionari incaricati a tempo determinato). L’Ente – continua il coordinatore delle Rsu Giuseppe Porfido – nelle cronache attuali viene dipinto come un luogo di veleni caratterizzato da malaffare, fannullonismo ed assenteismo che umilia e mortifica la dignità dei tanti lavoratori onesti, seri, e preparati che oltre al danno di non vedersi riconosciuta la professionalità e l’impegno, debbono subire anche la beffa di essere additati come gli artefici dei guasti pur essendo la struttura tutta appaltata nei ruoli decisionali agli esterni”. Sul caso la Rsu, rivendica da tempo “l’autonomia della struttura organica dell’Ente dalle pressioni e dalle ingerenze della politica che con l’abuso della discrezionalità e della fiduciarietà ha nei fatti depotenziato l’istituzione con il rischio della perdita di un patrimonio di corretta amministrazione e professionalità”. Sul caso specifico del dott. Madonna, “lo stesso ha delegato al sub-Commissario preposto le relazioni sindacali esclusivamente per le minime ordinarie attività. Il sindacato interno, a scanso di equivoci, sottolinea di non avversare i lavoratori precari (Dirigenti , Alte Specializzazioni, ed altre forme atipiche) anzi si batte da tempo per spingere l’amministrazione in una corretta analisi dei fabbisogni a stabilizzare ed ad assumere le professionalità necessarie a tempo indeterminato. Ritiene che solo un ente efficiente ed orientato alla valorizzazione del merito e della professionalità, possa essere percepito utile e strategico dai cittadini”. Infine per la Rsu resta intatta la sfida su cui misurarsi con il prossimo Presidente della Provincia, “a prescindere dal colore politico, per valorizzare l’Ente e la sua struttura amministrativa, dichiarandoci fin da ora alleati dei meritevoli e capaci ed avversari dei fannulloni, dei privilegiati e dei corrotti ove risultassero presenti”.