Renato Spiniello – Niente larghe intese a Palazzo Caracciolo, il neo presidente Mimmo Biancardi punta infatti ad amministrare con la forza della maggioranza che lo ha eletto, ovvero le liste Moderati per l’Irpinia, Prima gli Irpini e la civica di Vincenzo Alaia, mentre il Pd dovrebbe collocarsi all’opposizione.
“C’è molto lavoro da fare sul territorio e ho bisogno dell’aiuto di tutti, a prescindere dall’appartenenza politica – ha esordito il sindaco di Avella subito dopo il giuramento – Maggioranza rosicata? Credo proprio di no, al contrario c’è un presidente abbastanza solido”. Sulla distribuzione delle deleghe, Biancardi ha inoltre chiarito: “E’ ancora presto per assegnarle, devo capire chi intende operare su ogni determinato settore e quali sono le migliori competenze. Si ripartirà da zero”.
Annunciati anche due tavoli di lavoro: uno per i Comuni di raccordo e supporto ai sindaci e l’altro su cultura e promozione del territorio. “Metteremo inoltre a gara tutto ciò che è stato già predisposto sul 2018 – ha assicurato Biancardi, che ha rimarcato anche il suo impegno sulle Infrastrutture – Sulla galleria del monte Partenio comprendo le istanze degli ambientalisti, ma allora o chiudiamo tutti i trafori oppure mettiamo in collegamento anche gli altri paesi dell’Irpinia, come la Valle Caudina che non è collegata adeguatamente con autostrada e ferrovia”.
Il parlamentino di Piazza Libertà, infine, ha anche provato a blindare ancora una volta la Stazione Hirpinia sull’Alta Velocità e Alta Capacità Napoli-Bari. Presenti in Aula anche i consiglieri regionali, alcuni sindaci e i rappresentati sindacali.