Ospite d’onore, cui è stata delegata l’apertura dei lavori, l’assessore regionale a Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Campania, Corrado Gabriele. Le conclusioni sono state invece affidate alla presidente Alberta De Simone.
Un incontro organizzato per veicolare agli addetti ai lavori (Agenzie formative, Comuni…) informazioni utili ai fini dei 18 interventi formativi ai quali saranno presto chiamati a partecipare. Si tratta nello specifico della preparazione di quelle figure professionali previste all’interno dei due principali itinerari culturali, a regia provinciale, Regio Tratturo e Valle Ofanto, che sforneranno 460 nuovi professionisti nei settori emergenti dei Pit. I fruitori, disoccupati e inoccupati, una volta formati, avranno concrete possibilità occupazionali nel settore dei beni culturali, della valorizzazione del territorio irpino e nell’implementazione del turismo culturale. Sul fronte della progettazione integrata di matrice culturale, la Provincia di Avellino gode di una postazione di pregio a livello regionale, grazie al positivo stato di avanzamento degli itinerari di cui prima, con ben 3 milioni di euro finanziati per la formazione professionale. Un campo nel quale le redini saranno direttamente prese dall’ente Provincia fino ad ora impegnato tuttalpiù su ruoli marginali della formazione professionale. Gli avvisi partiranno verso la fine di ottobre. Le Agenzie formative avranno tempo un mese per la presentazione dei progetti. Seguirà la verifica e l’assegnazione agli enti delle formazioni alla Provincia. Ma, nonostante la delega, l’attenzione delle istituzioni fa leva comunque su un ragionamento di squadra improntato sulle sane logiche della concertazione.
“Dobbiamo costruire insieme lo sviluppo – ha asserito l’assessore regionale Gabriele – La Regione ha deliberato programmi e interventi formativi (presto le intese con le Province) che permetteranno di mettere allo sportello centinaia di occasioni di formazione rivolte alle fasce svantaggiate delle popolazioni provinciali”. L’assessore Gabriele ribadisce poi l’importanza di un primo ruolo delle Province per contrastare “quel napolicentrismo di cui per molto tempo la Regione ha vissuto”, ricordando infine l’obiettivo ultimo degli interventi figli della progettazione integrata e dunque della politica di coesione: “Uscire entro il 2013 dall’Obiettivo 1”.
E’ poi Lo Conte a ricordare, nell’ottica della sinergia, l’approvazione recente delle linee guida per il funzionamento dei Centri per l’Impiego: “Un percorso che costruiremo con le organizzazioni sindacali e i datori di lavoro per carpire i bisogni formativi della provincia. I centri per l’impiego fra qualche mese apriranno le porte agli utenti per studiare le loro situazioni, partendo con corsi rivolti alla formazione di qualifiche professionali tenendo conto delle esigenze del mondo imprenditoriale”. L’excursus dell’assessore Salvatore serve invece a fare il punto della situazione sui due itinerari a regia provinciale, Regio Tratturo e Valle Ofanto: “Risultano tra i primi in Campania. Partita la misura 2.1 (40 milioni di euro per il recupero dei beni culturali), e la 2.2 (aiuti alle imprese), il cui bando sta dando già ottimi risultati, e prevedendo la possibilità di ulteriori bandi per i privati, resta da fare molto sulla formazione. Il lavoro deve essere sempre più qualificato. Per questo occorre tenere sempre attivo il tavolo del partenariato locale per individuare sempre insieme le linee strategiche per lo sviluppo”. E’ poi Vincenzo Violano a porre l’accento sulla necessità di una “riorganizzazione del servizio formativo in Provincia”. Infine, la chiusura della presidente De Simone: “La nostra scommessa sui Pit è stata quasi interamente vinta. La nostra provincia si è infatti classificata tra le prime per le risposte date alla Regione nelle modalità dovute. Ora bisogna sradicare il nostro male peggiore: il campanilismo. E i tavoli dei Pit stanno già abituando le istituzioni a ragionare secondo una logica più ampia. Quello della formazione degli operatori nei beni culturali è un campo difficile in cui bisogna muoversi con saggezza. I corsi devono avere luogo all’interno dei centri per l’impiego”. La presidente ribadisce infine il metodo vincente per il successo: “Il segreto è la concertazione. Un metodo che non vuole lasciare fuori nessuno. Lo abbiamo sperimentato nell’incandescente materia dei rifiuti facendo azione comune con ben 119 sindaci irpini e 2 Cosmari. Con pazienza certosina otterremo lo stesso risultato anche su questo fronte. Le risorse umane sono infatti la vita delle opere, l’anima di costruzioni importanti che altrimenti rimarrebbero solo cattedrali in un deserto”.
PIT REGIO TRATTURO
– Creazione d’imprese giovanili che operino nel campo della valorizzazione dei beni culturali ed ambientali dell’area irpina; addetto alla valorizzazione del patrimonio culturale; esperti rete Informagiovani e sportelli turistici; operatore dei beni culturali e ambientali per utenti disabili; manutentore dei centri storici; manutentore di unità di paesaggio; manutentore aree archeologiche
PIT VALLE OFANTO
– Creazione d’impresa nell’area dell’artigianato tradizionale, restauro, turismo; addetto alla valorizzazione del patrimonio culturale; docenti esperti in didattica culturale territoriale; addetti rete Informagiovani e sportelli turistici; operatore dei beni culturali ed ambientali per utenti disabili; operatori addetti alla gestione di rete in ambito musicale; manutentore dei centri storici; manutentore di unità di paesaggio; manutentore di aree archeologiche, operatori esperti in programmazione culturale.