Avellino – La Camera dei Deputati ha respinto oggi un emendamento al ddl Del Rio per l’abolizione delle Province sancendo di fatto la fine del periodo commissariale degli Enti (tra cui anche quello di Palazzo Caracciolo) entro il 31 dicembre di quest’anno ed il (possibile) ritorno al voto per il rinnovo dei consigli scaduti.
In origine il Governo aveva deciso di prorogarne i commissariamenti fino a giugno 2014 con quello che era l’articolo 12 del decreto. Tale articolo è stato poi soppresso in commissione, ed oggi in aula il Movimento 5 Stelle ha presentato un emendamento che riproduceva il testo originario varato dal governo, emendamento bocciato dalla maggioranza.
Il dibattito che si è sviluppato alla Camera ha visto anche l’intervento del deputato irpino pentastellato Carlo Sibilia: “Entro il 31 dicembre 2013 dovrebbe arrivare a conclusione la stesura di questo disegno di legge – ha detto il politico avellinese – Però io, memore dell’esperienza che ho in questo Parlamento in questi otto mesi, mi ricordo del finanziamento pubblico ai partiti. Che fine ha fatto? La stessa cosa succederà per le province, perché voi lo volete usare solo come poltronifici, come sempre avete fatto e continuerete a fare. A voi servono i finanziamenti e servono le poltrone, sennò qui dentro non ci stareste per niente”.
Sul punto si registra anche la nota del Presidente della Provincia di Napoli Antonio Pentangelo: “Le Province non sono assolutamente morte, anzi la possibilità che anche le amministrazioni che termineranno il proprio mandato nella primavera del 2014 vadano al voto, è tutt’altro che remota, anzi decisamente possibile. Da domani nelle commissioni partirà l’esame del ddl governativo su Province e Città metropolitane, quanto mai controverso, che ha già ricevuto il parere negativo di Regioni e Province in Conferenza unificata. In questo quadro invito tutte le Istituzioni a non considerare assolutamente concluso il ciclo delle Province, né per quanto riguarda le competenze, né per quanto riguarda le risorse da assegnare. A rischio sono servizi primari per il cittadino, principalmente l’edilizia scolastica, i trasporti, la viabilità, l’ambiente”.