AVELLINO- “Per arrivare alla nuova primavera del Moscati bisognerà passare per un inverno che speriamo non sia troppo lungo”. La metafora usata dal direttore generale del Moscati Germano Perito per descrivere il cronoprogramma degli interventi che grazie ai fondi del Pnrr vedranno realizzare un nuovo Pronto Soccorso, quasi il 120% degli spazi in più rispetto all’attuale struttura. Lavori che dovranno essere eseguiti senza andare a bloccare l’attività del Pronto Soccorso. L’inverno a cui si riferisce Perito è sicuramente quello della carenza dei medici al Pronto Soccorso e dei circa duemila accessi in media di codici verdi, con una notevole incidenza di pazienti dalle ASL NA3 e Na1.
LA CARENZA DEI MEDICI
“Ovviamente il numero è variabile in base agli accessi, perché questo è lo standard. Ventiquattro medici e’ lo standard che competerebbe all’Azienda Ospedaliera in funzione degli accessi fino ad ora registrati”. Ha spiegato il dg del Moscati: “Abbiamo 15 medici, perché alcuni sono andati via. Ovviamente come potete ben immaginare, ce ne mancano circa una decina, quando mi riferisco alla carenza. Tant’è vero che l’ultimo avviso lo abbiamo fatto, non a caso proprio per dieci medici. Con questa carenza noi chiediamo i turni al resto dei reparti. C’è da dire che fondamentalmente l’Asl Napoli. 3 ci manda tanti pazienti, stessa cosa anche dall’Asl Napoli 1. Quindi abbiamo un incidenza notevole che insiste sul nostro Pronto Soccorso di un’utenza che non è locale, ma è delle aree limitrofe, soprattutto della Napoli 3”.
DUEMILA CODICI VERDI AL MESE: UTENZA NON SOLO LOCALE
“Ovviamente – ha continuato Germano- c’è un incidenza, e torniamo al ragionamento sulla presenza di codici verdi, molto più elevata rispetto ai codici bianchi, che sono irrisori. Il che ovviamente lascia intendere che probabilmente questa colorazione verde non è proprio tale. Però ovviamente risponde ad una carenza del territorio, per cui quei codici verdi potrebbero essere in realtà dei codici bianchi, che non dovrebbero venire, perchè potrebbero essere trattati sul territorio. L’operazione del Pdta dovrebbe aiutarci a smaltire questi numeri. Ovviamente ci sono i tempi tecnici. Come abbiamo detto prima, c’è un tavolo tecnico che analizza e rileva le sacche, ma avere anche la presenza dei nostri clinici ci aiuta a capire all’interno dell’ospedale cosa accade”. Per quanto riguarda il nuovo Pronto Soccorso, il direttore generale del Moscati ha sottolineato come “la ristrutturazione sara’ fatta mentre viviamo in casa. Di conseguenza dovremmo adeguarci a degli spazi che necessariamente saranno quelli. Però per avere la primavera del Moscati perché arriviamo a primavera, necessariamente dobbiamo passare attraverso questo inverno che ci auguriamo non sia molto lungo”.
I numeri degli accessi al Pronto Soccorso sono piuttosto elevati. Alcuni vengono snocciolati dallo stesso Perito: ” Nel mese di settembre, a fronte di 3.000 accessi al Pronto Soccorso, 2087 sono codici Verdi. Nel mese di agosto erano 4.446 accessi. Come mai? Arrivano 4400 persone ad agosto? La metà di questi 4.000, 2550 erano codici verdi. Il numero di codici verdi ogni mese è sempre intorno ai 2000. Un numero, a mio parere, abbastanza non rispondente alla realtà di fatti. L ‘assenza di altre realtà assistenziali sul territorio in questi termini, incide”. A spiegare fasi d cronoprogramma dei lavori al Nuovo Pronto Soccorso e’ stato l’ingegnere Sergio Casarella: «I lavori sono partiti già da un po’, abbiamo realizzato il nuovo Ps ostetrico e ginecologico. Sarà riorganizzato e puntiamo a chiudere entro marzo 2026 per metterlo completamente in funzione. Parliamo spazi rifunzionalizzati, per cercare di evitare blocchi e interruzioni delle attività. Il Pronto Soccorso avrà spazi raddoppiati, più umanizzati. Questo è il vero obiettivo. Saranno realizzati 2515 mq a fronte dei 1080 mq attuali».
