“Ad Avellino si parla spessissimo e a sproposito di “amore per la città” che poi invece viene sistematicamente tradita e abbandonata. Troppi amanti, verrebbe da dire, ma tutti traditori”. Così in una nota Giovanni Sarubbi, Segretario Provinciale del Partito dei Comunisti Italiani.
“Questa la verità di un ceto politico che, soprattutto a sinistra, parla solo di se stesso, che si autocandida al governo della città, cercando di far credere di essere puro e senza peccato, ma che in realtà non sa ascoltare la città che, giustamente, snobba le loro riunioni come è accaduto ieri sera. Il Partito dei Comunisti Italiani è per la partecipazione dal basso dei cittadini alle scelte. Da tempo abbiamo detto che bisogna ripartire dai cittadini se vogliamo porre un freno alla deriva dei sindaci-podestà, che sono all’origine di tutti i mali delle amministrazioni comunali che si sono succedute da 20 anni a questa parte. Noi vogliamo, inoltre, impedire che questa città cada nelle mani della destra, che devasterebbe ancora di più e definitivamente il nostro tessuto sociale. Per tale motivo, abbiamo aderito al tavolo di centro-sinistra che è l’unico a proporre le primarie di coalizione aperte a tutti. Il guaio è in chi non sa leggere i regolamenti e non sa fare battaglia politica dalla parte della gente, ma solo risse inconcludenti finalizzate a fare ostruzionismo per impedire che possa esserci la consultazione popolare nell’area di centro-sinistra. Se dovessero venire meno le primarie di coalizione, che noi abbiamo sottoscritto lo scorso martedì 2 aprile, viene meno tutto e chi impedisce che esse possano svolgersi, si assume anche la responsabilità di consegnare questa città alla destra o all’avventurismo grillino”.
Redazione Irpinia
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