La Segreteria Regionale CO.I.S.P. di concerto con tutte le Segreterie Provinciali e tutte le Segreterie dei Sindacati di Polizia (Siulp, Sap, Siap/Anfp, Silp per la Cgil, Consap-Italia Sicura-Anip, Fsp/Ugl e Uilps), in piena sinergia con le proprie Strutture Nazionali, ha deliberato l’effettuazione di una manifestazione congiunta per giovedì 17 luglio a partire dalle ore 10.00 su tutto il territorio nazionale nei pressi delle Prefetture, davanti al Senato e alla Camera dei Deputati, dove è in discussione la conversione in legge del Decreto- legge 25 giugno 2008 n. 112. Il tutto affinché anche a livello territoriale vengano sensibilizzati i rappresentanti istituzionali ed i singoli parlamentari sulle ragioni della protesta e per diffondere e dare risalto il più possibile alle ragioni della protesta.
Questo il documento congiunto dei rappresentanti sindacali delle forze di polizia e delle forze armate
Con il recente Decreto Legge nr. 112 emanato dal Governo il 25 giugno scorso riguardante la manovra correttiva del bilancio dello Stato per il triennio 2009/2011, sono state assunte decisioni che pongono a rischio la possibilità di continuare a mantenere livelli accettabili di sicurezza e di tutela per i cittadini.
Per la prima volta nella storia, tutti i sindacati delle Forze di Polizia dell’intero Comparto sicurezza, in rappresentanza dei 500.000 operatori della sicurezza italiani, protestano contro l’operato del Governo:
chiediamo
il riconoscimento per legge ed il finanziamento della “specificità” del Comparto sicurezza e difesa;
l’eliminazione per il 2009 dei “tagli” per la sicurezza e la difesa con la conseguente apertura di un tavolo di confronto per razionalizzare in prospettiva futura la spesa e per introdurre riforme organizzative che possano eliminare gli attuali sprechi gestionali;
la copertura totale del “turn over”nelle forze di polizia ed una diversa modalità applicativa del collocamento a riposo d’Ufficio in prossimità del raggiungimento dei limiti d’età rispetto a quello che si intende prevedere per il pubblico impiego;
un trattamento diverso per gli operatori della sicurezza e della difesa per le assenze per malattia che al momento si vedrebbero decurtare la retribuzione giornaliera fino alla metà, tra l’altro anche per assenze connesse a fatti accaduti in servizio;
l’eliminazione del taglio sulle risorse per la professionalizzazione;
il mantenimento della contrattazione e la detassazione della retribuzione accessoria;
il riordino delle funzioni e delle carriere necessario per conseguire un sistema più efficiente, in grado di garantire maggiori operatività e produttività;
l’attuazione della previdenza complementare per gli operatori dell’intero Comparto sicurezza e difesa, la sanatoria del pregresso ed il mantenimento dei trattamenti economici aggiuntivi per infermità dipendenti da causa di servizio;
la riforma e la contrattualizzazione della Dirigenza del Comparto”.