Pid, Giuditta a sostegno del referendum per l’acqua pubblica

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Il Segretario Provinciale dei Popolari di Italia Domani,Pasquale Giuditta, esprime la sua posizione in merito al quesito del referendum del 12 e 13 giugno in merito alla gestione delle risorse idriche. “Mi auguro che passi il referendum sull’acqua pubblica, si raggiunga il quorum e vinca il si. – dichiara l’ex parlamentare irpino – L’acqua è un bene comune pubblico, ed è la fonte di vita insostituibile”. Il primo cittadino di Summonte, nel 2006 presentò come parlamentare e segretario della IV Commissione Difesa, una proposta di legge proprio sulle risorse idriche. “L’acqua, come l’aria, è la principale fonte di vita e, a differenza di altri beni di primaria importanza, non è sostituibile. E’ un bisogno di tutti, quindi un diritto che deve essere garantito. All’acqua – prosegue Giuditta, richiamando il testo portato in parlamento – deve essere formalmente riconosciuto il carattere di bene comune patrimonio dell’umanità, risorsa irrinunciabile, inalienabile, diritto umano e sociale. – prosegue Giuditta – Si rende necessaria ed urgente la valutazione pubblica collettiva dello stato dell’acqua nel nostro paese”. Il coordinatore irpino del Pid fa inoltre riferimento all’articolo 2 della Costituzione al quale sono aggiunti i seguenti commi: «Tra i diritti inviolabili, la Repubblica riconosce l’acqua come bene comune pubblico e fonte di vita insostituibile. La Repubblica tutela e garantisce l’accesso effettivo all’acqua a tutti, quale diritto umano e sociale imprescrittibile” “Credo che solo il referendum pubblico possa porre fine alla contrapposizione tra una gestione pubblica, spesso definita non è efficiente e una privata, penalizzante per i cittadini – prosegue Giuditta, già presidente dell’Ato 1 Calore Irpino – Mi auguro che il referendum possa dare una definitiva conclusione a questa diatriba. Bisogna mettere in campo il massimo sforzo per dare a questo bene una valenza pubblica. Mi auguro e invito, anche come segretario provinciale del Pid , a votare si per il referendum in quanto sono convinto che, se si raggiunge il quorum si chiarisce definitivamente il dibattito tra gestione pubblica e privata e si arrivi ad una efficiente gestione pubblica. – dichiara Giuditta – Soprattutto in Irpinia che vanta uno dei bacini imbriferi più importanti del Mezzogiorno. In campo non ci sono i partiti ma solo il senso di responsabilità per un bene naturalmente dichiarato pubblico». L’ìmpegno di Giuditta in questa direzione è ormai consolidato. Da anni, sia da parlamentare che da Presidente dell’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale Calore Irpino, si è impegnato affinché si raggiungesse un abbassamento della tariffa, con particolare attenzione per le fasce più deboli e che si chiarisse definitivamente l’equivoco tra una gestione pubblica e privata. “Bisogna chiarire definitivamente questo equivoco – chiude Giuditta – Non è detto che un servizio privato sia più efficiente di un servizio pubblico. Anzi, credo che un buon servizio pubblico tuteli e garantisca tutti i cittadini, soprattutto quando si parla di un bene primario come le risorse idriche”.

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