Perseguitava l’ex fidanzata: arrestato per stalking

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Le indagini dell’Arma dei Carabinieri, erano già iniziate molti mesi fa, quando una ragazza irpina di 30 anni s’era rivolta a quel Comando Stazione Carabinieri per denunciare le persecuzioni messe in atto dal suo ex fidanzato. La prima denuncia, infatti, risale a settembre 2012, quando la ragazza riferì ai carabinieri di come, dopo una tormentata relazione sentimentale durata circa 6 anni tra alterne vicende, quell’ex fidanzato la stesse tormentando con varie condotte di pedinamento a casa e al lavoro, molestie telefoniche a lei e ai suoi genitori, tanto da farle insorgere una sindrome ansiosa con attacchi di panico. Ma il reato di stalking non è l’unico delitto ad esser stato contestato al 30enne irpino, che è indagato anche per furto in abitazione e violenza sessuale. Quanto al furto in abitazione, il reato si è concretizzato quando l’uomo – approfittando di una temporanea assenza della ragazza da casa – vi si era introdotto, asportandole una borsa contenente anche documenti e cellulare, varia biancheria intima, altri effetti personali e gioielli. Tutto ciò, restituitole solo molto tempo dopo, nel corso dell’ennesimo tentativo di riavvicinare l’ex fidanzata, come da lei precisato nella successiva denuncia sporta nel febbraio 2013. Infine, l’ultimo reato contestato all’uomo è quello di violenza sessuale, in quanto proprio nel testo della seconda denuncia, la ragazza riferì ai carabinieri che al termine del turno serale di lavoro, nel tragitto per tornare a casa, era stata inseguita e fermata dall’ex fidanzato, che le requisì le chiavi della macchina, mettendosi poi alla guida della stessa e conducendola in un luogo isolato, ove la costrinse ad avere un rapporto sessuale con lui. Rapporto che la donna non poté che subire, non sentendosi in grado di reagire, visto ch’era spaventata dalla terrorizzante agitazione dell’ex fidanzato e si trovava in un luogo isolato dove nessuno avrebbe potuto aiutarla. Per tutti questi reati, l’uomo era già stato denunciato a piede libero dai carabinieri ma, visto che la ragazza, appena l’altro ieri, s’era ripresentata in caserma per riferire che le persecuzioni non erano ancora cessate, i carabinieri hanno raccolto al volo la sua terza denuncia e si sono precipitati in Procura ad Avellino. I magistrati competenti hanno redatto un’ordinanza di custodia cautelare in tempi record, consentendo ai militari – ad appena 24 ore dall’ultima denuncia – di arrestare l’uomo e di assicurarlo in regime di arresti domiciliari emessi dal GIP del Tribunale di Avellino, dott. Sicuranza, su proposta della Procura della Repubblica di Avellino, nelle persone del Procuratore dott. Cantelmo e del sostituto titolare del fascicolo, dott. Del Bene.

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