Pdci, Sinistra Critica e Pdci: “A sinistra oltre le primarie”

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Avellino – A sinistra oltre le primarie: questo il titolo dell’intervento di Costantino D’Argenio (Prc), Mario Guerriero (Sinistra Critica) e del Coordinamento cittadino del Pdci.
“Le primarie in città hanno fatto registrare un’adesione discreta, ma che certo non fa gridare al miracolo, anche nel confronto con le precedenti tornate. E’ un dato che non deve sfuggire, nonostante il partito democratico abbia provato a mostrare i muscoli mettendo in moto la macchina del consenso in città e tutti gli sforzi per evitare di fallire un appuntamento così delicato.
L’altro dato emerso è l’inconsistenza di quanto ruota attorno al Pd, di chi ha scelto la strada a sinistra della subalternità e dell’alleanza a tutti i costi, senza riuscire ad ottenere che metodi e programmi si siano spostati di una virgola. L’esito non poteva che essere disastroso, non si è riusciti nemmeno ad eguagliare le firme raccolte per le candidature. Siamo stati accusati di essere quelli che candidano i democristiani, quelli velleitari che non difendono la città dall’avanzata delle destre. Ora dovranno essere loro a spiegarci perchè chiederanno di votare di nuovo Galasso dopo averlo criticato per cinque anni, dovranno essere loro a spiegarci che non era possibile sfidare il Pd su un’altro piano, quello dei programmi e delle pratiche, piuttosto che su candidature che nulla avevano di alternativo se non i nomi.
Noi continuiamo a pensare che in questa città c’è bisogno di un rinnovamento vero, che parli a chi alle primarie non ha voluto partecipare ritenendole solo lo strumento per una scontata investitura, ma anche a chi ci è andato con la speranza di poter in qualche modo dare un segnale di dissenso democratico.
A costoro noi vogliamo rivolgerci, e a questi chiederemo di dare fiducia alla lista della sinistra comunista alternativa e ambientalista che abbiamo costruito e che vede impegnati uomini e donne di varia formazione e con percorsi diversi, ma con un unico grande obiettivo: dare finalmente voce a chi non è parte del sistema clientelare che soffoca la città”.

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